Aversa. Nessuna idoneità al lavoro notturno della Polizia Locale, la denuncia della CISL-SULPL
La CISL-SULPL ha inviato una lettera al Dirigente della Polizia Locale, Stefano Guarino, al Commissario Prefettizio Dott. Michele Campanaro e alla Dirigente ad interim al personale Dott.ssa Anna di Ronza riguardante i turni notturni del personale della Polizia Locale del Comune di Aversa.
Ecco il testo integrale:
Il disagio generato dalla circostanza che la SV continui a disporre prestazioni lavorative in orario notturno in assenza di accordo decentrato e senza garantire il minimo della sicurezza necessaria agli operatori, inizia ad assumere contorni preoccupanti, i dipendenti iniziano a rivolgersi a queste OO.SS. chiedendo di essere assistiti per potersi sottoporre a visita medica e/o inoltrare domande di mobilità sia interna che esterna.
Da tempo il personale della Polizia Municipale, composto da operatori la cui età media supera i 50 anni, lamenta l’accumulo di stress psico-fisico e disagi di varia natura derivanti dalla anomala condizione lavorativa che sta caratterizzando la organizzazione dei turni di lavoro e le condizioni del lavoro stesso. Si è costretti ad operare in un contesto socio-ambientale molto complesso dove ad una già pesante ed attualmente non legittima articolazione dei turni di lavoro si sovrappone una organizzazione molto approssimativa ed una capacità operatività oramai ridotta quasi a zero.
Il quotidiano disagio lavorativo non riguarda solamente la disciplina legale dell’orario di lavoro in contrasto con quanto stabilito dalle vigenti norme contrattuali di riferimento (Art. 4 c.2/m ed Art. 8 c.1/a del CCNL 01/04/1999), ma soprattutto il mancato rispetto, da parte del datore di lavoro, delle numerose norme poste a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento al lavoro notturno, anche in considerazione del fatto che l’attuale inquadramento del personale della Polizia Locale non prevede causa di servizio ed equo indennizzo, pertanto gli accertamenti medici dovuti assumono fondamentale rilevanza.
Il personale della Polizia Municipale da tre anni non viene sottoposto alle visite mediche periodiche come previsto dall’Art. 41 Dlgs 81/2008 con necessario accertamento di idoneità al lavoro notturno.
Manca l’accordo a livello di Ente in cui si preveda espressamente la possibilità di fare ricorso al lavoro notturno, cioè dalle 22.00 alle 06.00, così come era avvenuto per gli anni 2013 e 2014, altra circostanza particolarmente grave se si tiene presente l’esponenziale aumento del rischio durante il lavoro in orario notturno che si è effettuato anche e soprattutto nella speranza che a tali “nuove” attività che vedono il pieno coinvolgimento della Polizia Municipale nelle politiche di sicurezza cittadine corrispondesse poi una riorganizzazione del Corpo, una nuova e necessaria formazione, nuove dotazioni, ecc., ad oggi il Corpo non solo perde personale per pensionamenti e poco condivisibili “assegnazioni temporanee” ad altri uffici ed Enti, ma perde anche tutto il resto, infatti quel poco che si aveva a disposizione diviene inutilizzabile perché oramai troppo vecchio o usurato.
Questo avviene in un contesto socio-ambientale che si è molto modificato negli ultimi anni rendendo molto più complesso, articolato e rischioso il controllo del territorio, rischio che diventa molto più concreto a causa delle mancanze provenienti dalla parte datoriale, infatti al personale non sono mai stati forniti gli strumenti operativi e i dispositivi di protezione individuale, nonché adeguata formazione, tutte cose indispensabili allo svolgimento di attività di polizia stradale e/o di controllo del territorio in generale.
Ai sensi dell’Art. 36 del Dlgs 81/2008 non è mai stata data ai lavoratori adeguata informazione sui rischi per la salute e la sicurezza connessi al lavoro ed alle mansioni espletate, sui rischi specifici a cui questi sono esposti in relazione alla attività svolta e sulle misure e le attività di protezione e prevenzione da adottare, inoltre il datore di lavoro non ha mai assicurato che ciascun lavoratore ricevesse una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza sia in termini generali che particolari e specifici (Art. 37 Dlgs 81/2008).
Si sottolinea come non sia possibile impiegare personale della Polizia Municipale in orario notturno ed in servizi che sono divenuti di puro contrasto ad attività criminali e di sicurezza pubblica nel momento in cui questi abbiano in dotazione armi vecchie, con munizioni altrettanto vecchie, almeno di 21 anni e che potrebbero avere perso la loro efficacia, pertanto si espletano servizi rischiosi ed armati, ma senza avere la certezza che tali armi siano efficaci.
Così come non è possibile impiegare questo personale negli orari e per i servizi descritti quando questi non hanno a disposizione l’indispensabile per operare con un minimo di sicurezza e professionalità e non hanno alle spalle una organizzazione logistica in grado di supportare il personale in strada.
Manca un apparato radio efficace che metta in comunicazione le pattuglie sul territorio tra loro e con la centrale operativa, attualmente tale “apparato” è stato “autocostruito” con una vecchia radio smontata da un veicolo rottamato che sarebbe la radio della Centrale Operativa, mentre gli operatori hanno a disposizione poche e poco funzionanti “radioline” portatili.
Non si ha a disposizione un etilometro, oramai strumento indispensabile a chiunque voglia svolgere una seria ed efficace attività di controllo di polizia stradale, ricordando che la prova con l’etilometro “sarebbe” obbligatoria in caso di sinistro stradale e la Polizia Municipale di Aversa rileva circa 300 sinistri stradali all’anno senza essere nelle condizioni di effettuare tale prova, ma come se non bastasse da circa 5 anni non si ha a disposizione neanche il minimo indispensabile per la rilevazione dei sinistri stradali.
La attuale organizzazione del Corpo non prevede un ufficio di polizia stradale ed uno di polizia giudiziaria che sarebbero invece utilissimi per coordinare e completare tutte quelle attività d’ufficio che necessitano di un seguito più o meno complesso e/o di un supporto.
Si hanno a disposizione veicoli non idonei a svolgere servizi di polizia stradale e/o di controllo del territorio, si tratta di piccole utilitarie allestite con appena lampeggianti e sirena, la maggior parte non sono dotate di radio trasmittenti veicolari.
I sei motocicli di cui è in possesso il comando da circa tre anni pur essendo regolarmente assicurati restano abbandonati nel piazzale del comando.
Ripetiamo che il personale non è formato adeguatamente e non sono stati introdotti di conseguenza protocolli operativi da seguire.
Per il prossimo inverno il personale avrà grosse difficoltà a garantire l’uso quotidiano della uniforme.
Mentre sarebbe preciso obbligo del datore di lavoro procedere alla valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori negli ambienti in cui questi vanno ad operare, così come previsto dagli Artt. 17 e 28 del Dlgs 81/2008 e di conseguenza programmare le misure di tutela utili a garantire nel tempo livelli di sicurezza adeguati nonché di adeguare le tutele ad eventuali mutamenti organizzativi, il servizio in orario notturno è stato imposto, sic et simpliciter da un giorno all’altro, in pratica si è andato a modificare radicalmente il ruolo della Polizia Municipale, trasformandola di fatto in una polizia di sicurezza senza alcun tipo di aggiornamento delle misure di prevenzione necessarie e senza prendere minimamente in considerazione l’ambiente e gli scenari in cui si opera, nonostante in questi ultimi tre anni gli operatori hanno dovuto fronteggiare eventi e circostanze altamente rischiosi che hanno prodotto numerosi infortuni, molti dei quali dovuti proprio alle mancanze ed alla approssimazione operativa ed organizzativa citate, ci chiediamo che tipo di evento il Comandante attende che accada per rivedere la situazione.
Visto che per datore di lavoro deve intendersi il dirigente della struttura che nel nostro caso è anche il responsabile per la sicurezza, questo è pienamente responsabile per tutto ciò che attiene alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro, pertanto la SV, Comandante della Polizia Municipale, è il solo ed unico responsabile dell’impiego tecnico operativo del personale e della organizzazione dei servizi che devono essere svolti nel pieno rispetto di tutte le norme atte a garantire la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
E’ evidente come alla luce delle vigenti norme a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro non è consentito al Comandante articolare l’orario di lavoro di ogni singolo operatore in orario notturno per la mancanza delle più elementari condizioni di sicurezza.
Queste OO.SS. sono a conoscenza del fatto che con alcune note il Comandante ha evidenziato, molto timidamente, delle perplessità sull’orario notturno, tuttavia a seguito delle pressioni ricevute dal Sindaco non solo ha continuato a disporre l’orario notturno in carenza di accordo decentrato ma ha addirittura modificato l’orario notturno, atteggiamento questo che il personale non riesce a comprendere ne sul piano umano ne tantomeno su quello della legittimità.
Inoltre il Comandante tra il mese di luglio e quello di agosto è arrivato persino a disporre ordini di servizio prevedendo in orario notturno una sola pattuglia.
Sia consentito dire che questa condizione non può assolutamente essere considerata come la organizzazione di un turno e/o la organizzazione del lavoro, ma è semplicemente un esporre gli operatori a rischi molto alti, anche di natura professionale, evidentemente non è nelle reali intenzioni del Comandante garantire un servizio efficiente ed efficace sul territorio che ci può essere solo qualora chi lo compie lo possa fare in sicurezza, con i mezzi, gli strumenti e la formazione necessari.
Nel caso in cui non sia possibile assicurare le condizioni minime di sicurezza e neanche un servizio efficace si prenda atto che il servizio non può essere disposto perché nessuno può pretendere che i lavoratori rischino la loro incolumità continuando a sacrificarsi, tale sacrificio non è più possibile e se non è garantita la sicurezza minima del personale a maggior ragione non può essere garantita, da questo stesso personale, quella dei cittadini.
Ci preme sottolineare che a legislazione vigente la Polizia Municipale dipende esclusivamente dal Comune che è il suo datore di lavoro e questo Ente deve scrupolosamente osservare tutte le norme volte a garantire la sicurezza degli operatori di Polizia Municipale e, sia a fronte di indirizzi politici locali, sia a fronte di richieste provenienti dalle competenti Autorità di Pubblica Sicurezza finalizzate a che la Polizia Municipale presti servizio ausiliario di pubblica sicurezza, a maggior ragione in orario notturno, detto servizio non può e non deve essere svolto se non sia stato prima garantito il totale rispetto di tutte le norme a tutela della salute e della sicurezza.
A tal proposito precisiamo che il personale della Polizia Municipale, stante la attuale disciplina normativa è personale dipendente comunale, non è inserito nel comparto sicurezza, non è destinatario della disciplina sulla causa di servizio ed equo indennizzo, non gode dei benefici in materia pensionistica riconosciuti agli appartenenti al comparto sicurezza, inoltre per quanto riguarda la situazione specifica, come già accennato sopra, non vi sono attualmente accordi a livello di Ente che prevedono e dispongono il lavoro in orario notturno e la relativa organizzazione, pertanto l’attuale orario notturno non è contrattato in sede di Delegazione Trattante e non è neanche concertato.
Prima di terminare facciamo presente al Comandante che il suo atteggiamento, a nostro avviso molto superficiale, non solo sta mettendo a rischio la integrità psicofisica e la sicurezza dei lavoratori suoi sottoposti ma sta anche erodendo quella autorevolezza che il Corpo aveva sul territorio e questo accade perché sempre più spesso ci si trova ad affrontare circostanze che non si è in grado di fronteggiare producendo ulteriori disagi e timori negli operatori impegnati.
Alla luce di quanto esposto si diffida il Comandante della Polizia Municipale di Aversa ad articolare l’orario di lavoro di ogni singolo operatore in orario notturno, ossia dopo le ore 22.00 per mancanza delle condizioni di sicurezza, avvertendo che la ulteriore prosecuzione di tale articolazione oraria senza che sia garantito il pieno rispetto di tutte le norme a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, sarà denunciata alla Autorità competente, ricordando che il Dlgs 81/2008 prevede sanzioni anche di carattere penale per la violazione di molte delle prescrizioni in esso contenute.
Con la precisazione che quanto contenuto nella presente era già oggetto di confronto tra le scriventi OO.SS. e la parte politica senza che alle questioni sollevate venisse dato serio riscontro.