Benevento. Progetto Fitasbe, presentato studio per produrre e commercializzare sigari con tabacchi scuri
“Folle è colui che pensa di cambiare lo stato attuale facendo sempre le stesse cose. Credo sia possibile guardare con interesse al progetto Fi.ta.s.be, che apre scenari interessanti per la tabacchicoltura sannita”. Così il vice presidente nazionale di Coldiretti Gennarino Masiello, intervenendo al convegno di presentazione dello studio di fattibilità sulle nuove opportunità di lavoro nella filiera del tabacco, svoltosi ieri pomeriggio presso lo stabilimento Cecas di contrada Olivola.
Dopo il saluto del presidente del Cecas Nicola Mastrocinque, il direttore di Coldiretti Benevento Francesco Sossi ha sottolineato: “E’ importante vedere tanti imprenditori partecipare ad un incontro che rappresenta il rilancio di un settore strategico per il nostro territorio”. A seguire gli interventi di Marisa Paradisi, responsabile tecnico scientifico del progetto Fi.ta.s.be; Luisa Del Piano, Crea – Unità di Ricerca – Caserta; Luigi Auriemma, amministratore delegato di ONT Italia; Pietro Gasparri, direttore ufficio qualità Mipaaf; Enrico Arcuri, capo segreteria tecnica Mipaaf.
Maria Paradisi ha illustrato i risultati del progetto – realizzato insieme a Atas, ONT Italia, Impresa Verde Campania, Deltafina e Crea – per la realizzazione e la commercializzazione di sigari con l’utilizzo dei tabacchi scuri beneventani (IBG, Havanna, Beneventano). A questo proposito Paradisi ha presentato i prototipi di tre tipologie di sigari, con caratteristiche differenti e rivolti a una fascia alta per qualità e prezzo. Lo studio di fattibilità ha previsto anche la realizzazione di un packaging dedicato, con l’indicazione di origine del prodotto. Dal piano finanziario si desume una stima potenziale di 500 mila euro di margine operativo già al primo anno di produzione di sigari beneventani.
Secondo l’amministratore delegato di ONT Italia, Luigi Auriemma, “per la prossima programmazione la Regione Campania deve utilizzare meglio le risorse del Psr. Tutte le Regioni devono essere attente, la Regione Campania deve essere più attenta”.
“Quando si trasforma una criticità in una possibile risorsa – ha affermato Enrico Arcuri – vuol dire che si è sulla strada giusta. Il Ministero è impegnato a valorizzare la filiera del tabacco dialogando con le Organizzazioni di categoria, in primis con la Coldiretti”.
“In questa filiera – ha concluso il presidente Masiello – dovremo continuare ad insistere sul cambiamento. I nostri imprenditori non si spaventano se devono produrre un prodotto di fascia alta, perché hanno competenze e mezzi, ma bisogna accompagnarli nella cosa più difficile, che è la commercializzazione. Qui al Cecas cerchiamo di far passare un messaggio di prospettiva. Non è facile, ma è indispensabile. Fino a poco tempo fa nessuno avrebbe mai creduto di poter fare un accordo di filiera direttamente con una manifattura. E invece con Philip Morris lo abbiamo fatto. Per affrontare oggi il mercato occorrono nuovi strumenti commerciali, con filiere corte in grado di alzare il valore aggiunto e la redditività delle produzioni. Su queste dinamiche siamo pronti a fare la nostra parte, portando le nostre idee sul tavolo del Ministero e della Regione Campania. Ma per realizzare qualunque cambiamento in agricoltura è necessario soprattutto snellire la burocrazia e accompagnare le imprese nell’accesso al credito. Non è possibile che le aziende debbano passare gran parte del tempo a rispondere alla burocrazia. È ora di dire basta. A questo proposito la Coldiretti ribadisce la sua proposta di dar vita finalmente ai super CAA, adottando fino in fondo il principio di sussidiarietà”.