Estate 2015. Campania al 2° posto tra le regioni in Italia per di turisti: Sud contribuisce ripresa italiana
Dal punto di vista turistico, il 2015 è un anno importante per la Campania: Federalberghi conferma che a Ferragosto c’è stato un incremento del 71% di camere occupate rispetto allo scorso anno.
A preferire la città partenopea sono turisti dalle nazionalità più disparate, come ad esempio francesi, inglesi, statunitensi, inglesi e giapponesi. La fonte di maggior attrazione, però, resta lo straordinario patrimonio di arte e archeologia: la Campania, infatti, è riuscita a conquistare uno storico secondo posto tra le regioni italiane per numero di visitatori a musei e siti archeologici statali, superando nel 2014 la Toscana.
A credere nelle potenzialità del sud del Paese è il Direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano, che nella sua ultima pubblicazione “Nuovo Viaggio in Italia”, ora in libreria, racconta una ripresa dell’Italia possibile, a condizione che il punto di partenza sia fissato nel Mezzogiorno: “Sono certo che questa Italia bella, forte, con il suo capitale di talento e di creatività, ci sarà e, per tornare a esserci, dovrà ripartire proprio dal suo Sud”.
Attraversando il Mezzogiorno infatti, Roberto Napoletano descrive un luogo ricco di contraddizioni, in cui senza dubbio regnano spaesamento, confusione e disordine ma, al tempo stesso, è facile imbattersi in una terra popolata da artigiani e imprenditori che nel corso degli anni hanno valorizzato l’italianità, in alcuni casi perfino esportandola all’estero.
Tra le tante storie vi è anche quella di Manuel che, nonostante la laurea col massimo dei voti alla Seconda Università degli studi di Napoli, ha tanta paura per il suo futuro e non riesce a nutrire alcuna speranza per la sua terra, il Sud, per troppi anni violentata da clientelismo e malaffare politico. Eppure, Roberto Napoletano suggerisce a Manuel di non arrendersi perché l’Italia, in questo delicato momento storico, ha bisogno proprio di gente della sua tempra. “Ho cercato Manuel per dirgli di non permettere mai alla sfiducia di entrare dentro di lui, di non perdere la grinta e la determinazione degli studi e di essere orgoglioso dell’amore che lo lega a Napoli, agli uomini, alle donne e alle cose del suo Sud. (…) I ragazzi del Sud di dentro quando decidono di mettersi in gioco non li può fermare nessuno. Possono anche lasciare per un pò Napoli, Caserta, Marcianise, ma poi ritornano e riportano in casa qualcosa di ciò che hanno costruito fuori.”