Napoli. I ragazzi di “Canta, suona e cammina” suonano per San Gennaro
Uno speciale omaggio a San Gennaro da parte di 200 musicisti in erba. E’ il prossimo concerto dei duecento ragazzi delle bande di “Canta, suona e cammina” che, dopo l’esibizione in onore di Papa Francesco sul Lungomare, si esibiranno domani pomeriggio (sabato 26 settembre ore 19,30) sul Sagrato del Duomo di Napoli.
Un nuovo emozionante live dei ragazzi del progetto di formazione musicale curato dalla Scabec e dalla Fondazione Fare Chiesa e Città, che rientra nell’ambito del programma “Gennaro, sangue di un popolo” la manifestazione organizzata dalla Curia di Napoli dedicata al Santo Patrono.
I giovani musiciti si cimenteranno in una selezione di brani dalla tradizione popolare europea a quella classica del ‘700 e l’800, diretti dal Maestro Eugenio Ottieri, presentati da Francesco Mastandrea, con l’intervento del Cardinale Sepe. Quattro bande partiranno dall’interno del Duomo e si collocheranno in 4 postazioni sul Sagrato; qui ogni singolo gruppo si esibirà singolarmente. Altre due bande sfileranno lungo via Duomo fino a raggiungere il Sagrato e ricongiungersi con le altre quattro per eseguire tutti insieme “Inno alla Gioia” di Ludwig Van Beethoven. “Canta, suona e cammina” è la sezione formativa di “Musica nei luoghi sacri”, progetto promosso dalla Curia Arcivescovile di Napoli e dalla Regione Campania, con l’organizzazione e il coordinamento tecnico della Scabec – Società Campana Beni Culturali, in sinergia con la Fondazione Fare Chiesa e Città. Da due anni, grazie a questo progetto, è stata avviata un’attività di promozione della cultura e della musica bandistica presso alcune delle aree più difficili di Napoli e dei comuni limitrofi di Torre del Greco, Ercolano e Afragola coinvolgendo giovani provenienti dalle parrocchie di Santa Caterina a Formiello a Porta Capuana, Santa Maria della Misericordia di Capodimonte, Maria Santissima del Buon Rimedio di Scampia, Santa Maria del Popolo tra Torre del Greco ed Ercolano, la Parrocchia San Michele Arcangelo di Afragola e infine il Centro Ester di Barra.