Napoli. “La donna delle magnolie”, il libro a stampo erotico di Lucia Esposito

donnadellemagnolieUn approccio colmo di amorosi sensi con il romanzo di stampo erotico. Continua a far parlare la stampa locale e non, il nuovo libro di Lucia Esposito, “La donna delle magnolie“, che ha già ricevuto diversi riconoscimenti letterari è che rappresenta un po’ lo pseudonimo della scrittrice, intenata a cimentarsi in un ramo che ben si differenzia da quello della violenza sulle donne (suo cavallo di battaglia).

Si tratta di un vero e proprio cambiamento di registro, che sfrutta l’onda comica tipica della città di Napoli e il concetto di erotismo spinto, lo stesso che si avvinghia tra le lenzuola e che si ciba dell’eccesso. Si tratta dell’ennesima prova letteraria che affronta la scrittrice, dopo “Io, non sono pazza”, “Storia di Enza”, “Via dell’Abbondanza” e “Il silenzio spezzato”. Proprio l’ultimo in elenco è approdato a Sanremo mentre per “Via dell’abbondanza” la scrittrice ha ricevuto un diploma di merito.

LA TRAMA. La storia si incentra sulla persona di Magalynn Brown, una bella donna di origini americane, ma napoletana naturalizzata vicino agli anta. E’ stata tradita e lasciata dal marito Peter Horns e conduce la sua vita in uno splendido casale contornato da profumate magnolie (da qui il titolo del libro). Dopo un periodo di calma e riflessione, in cui la donna si dedica esclusivamente al lavoro di art – director nella sua nota e affermata galleria d’arte, Magalynn, che è alquanto ingenua ed inesperta, si accosta alla nuova frontiera tecnologica. Aiutata da un’amica si iscrive su facebook e comincia la sua avventura, che la vedrà alle prese con personaggi esilaranti e comici. Si assiste a una serie di frustranti incontri in cui lei è mortificata nelle speranze, che ben presto risultano vane, di incontrare il vero amore. Dopo tante delusioni, Magalynn prende la decisione di costituirsi un ‘harem’ popolato da giovani e scalpitanti stalloni, da sfruttare sessualmente per raggiungere il suo esclusivo godimento. Le condizioni per l’accesso nell’harem-maneggio consistono nel superamento di una prova rigida e precisa dalla stessa Magalynn ideata: uno specifico test a cui saranno sottoposti gli aspiranti stalloni. Travolta dalla passione, lei riuscirà a scacciare i demoni che la ossessionano legati al suo triste passato e alla sua infanzia difficile. Ma tutto è destinato a finire a causa della realizzazione di fantasie erotiche che portano la protagonista a comprendere quanto sia stata effimera la scappatoia da lei ideata per sfuggire alla sua infelicità. Comicità, dramma, tensione erotica travolgente, sensazioni forti, ma anche amore romantico, sono gli ingredienti che la Erlile ha saputo amalgamare osando scoprire il lato oscuro della psiche femminile, dei suoi desideri più reconditi, delle passioni sviscerate in modo profondo e senza alcun tabù. Il colpo di scena finale commuoverà e lascerà il lettore desideroso di continuare a seguire questa donna del nuovo millennio nelle sue successive avventure.

RIFLESSIONI D’AUTORE.E’ un romanzo che sta piacendo tantissimo – dice Lucia Esposito –, chi lo ha letto mi ha detto che non poteva smettere di ridere per le situazioni esilaranti che contiene. È una tematica, quella erotica, che ha da sempre suscitato interesse e volevo sceverare il punto di vista di una donna in merito. Magalynn Brown crede nell’amore, ma per lei, date le circostanze analizzate nel romanzo, ha assunto forme diverse da quella tradizionale.Se questo libro mi rispecchia? Ogni autore rilascia parte di sé nelle sue opere”. Nel testo si rievoca il classico casolare harem: “Per tanti uomini è una realtà concreta, perché pare che questa scelta non sia propria solo dei sultani arabi, ma anche di tanti uomini occidentali. in realtà, piace anche alle donne. Tutti, indistintamente, amano sperimentare diversità di situazioni e provare sensazioni nuove, per combattere la monotonia di un rapporto monogamo. E la donna non si differenzia in questo, anche se, per tradizione e cultura, è costretta a vederla in modo diverso e ad adeguarsi ai soliti stereotipi. Le reazioni al modello dell’harem anche per il genere femminile, sono state inizialmente positive, ma, non voglio svelare altro”.

La donna delle magnolie è un romanzo – dice – che apre ad uno scenario ben diverso da quello a cui le donne sono abituate. E’ utile leggerlo per scendere nei meandri delle fantasie femminili mai confessate per pudore ed educazione imposta alle stesse da secoli e secoli di obbedienza e sottomissione. Anche se è in atto il cambiamento, in realtà, siamo ben lontani dalla sua effettiva realizzazione. La società è ancora culturalmente arretrata e bigotta per concepire i giochi erotici attuati dalla protagonista del romanzo Magalyn Brown”.

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Redazione

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