Napoli. Morte Korol, i due fermati confessano: sono fratellastri e figli boss Ianuale
Hanno confessato le due persone fermate per l’omicidio Anatoliy Korol, 38 anni, il muratore eroe ucciso sabato scorso in un supermercato a Castello di Cisterna nel napoletano (leggi qui).
Si tratta – secondo quanto si è appreso – di Marco Di Lorenzo e Gianluca Ianuale, fratellastri, figli del boss Ianuale. Sono stati rintracciati dai carabinieri a Cosenza, dove si erano trasferiti da alcuni giorni. La notte del delitto non sono rientrati a casa ma hanno dormito in un residence nel Napoletano. Ad uccidere il muratore ucraino è stato il fratellastro, Gianluca, 20enne, con due colpi di pistola.
Per sventare quella rapina rimase ucciso il 38enne ucraino Anatolij Korol (leggi qui). Durante controlli dei militari sono state rinvenute, nella tromba di un ascensore condominiale, un fucile mitragliatore, una pistola calibro 7.65, munizioni e tre bilancini di precisione. Le armi pronte all’uso saranno sottoposte agli accertamenti balistici.
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Ha pianto e ha espresso parole di gratitudine nei confronti delle forze dell’ordine Nadiya Korol, la moglie del muratore ucraino di 38 anni. La donna è stata contattata dal legale della famiglia, l’avvocato Giuseppe Gragnaniello, che le ha comunicato la notizia del fermo dei due giovani mentre si trovava in caserma in compagnia del colonnello del gruppo di Castello di Cisterna, Luca Corbellotti e del generale Antonio De Vita, comandante provinciale dei carabinieri di Napoli.
L’avvocato ha sottolineato che Nadiya “non ha mai avuto una parola di risentimento e rancore nei confronti degli assassini del marito“. “Questo – ha concluso – a sottolineare la bontà d’amico di Nadiya così come di tutta la famiglia Korol“. Domani, intanto, si svolgeranno in Ucraina i funerali di Anatoliy e, in concomitanza, a Castello di Cisterna, ci sarà il lutto cittadino. In serata invece è prevista una messa in ricordo dell’uomo, celebrata dal vescovo di Nola, Beniamino Depalma. Seguirà una fiaccolata, organizzata dall’ amministrazione comunale, a cui sono stati invitati i sindaci di tutta la provincia di Napoli.
In segno di sfida ha mostrato il “dito medio” a cronisti e fotografi, un gesto irriverente che Marco di Lorenzo, 32 anni, ha fatto subito dopo essere stato chiuso nell’auto dai carabinieri, all’uscita dalla caserma di Castello di Cisterna (Napoli).
(ANSA)