Napoli. Sparatoria Fuorigrotta, rimane grave Barbato, continua caccia all’uomo

Continuano incessanti le ricerche dell’uomo che ha sparato a Nicola Barbato, il poliziotto in servizio alla squadra mobile di Napoli, ferito nel quartiere Fuorigrotta lo scorso giovedì.

Intanto restano stazionarie, ma sempre gravissime, le condizioni dell’agente colpito nel corso di un servizio anti-racket in via Leopardi. Barbato è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Loreto Mare dove ieri è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico per estrarre una scheggia di proiettile dalla giugulare (leggi qui).

Nelle ultime ore, soprattutto attraverso i social, era stata diffusa la notizia della cattura dell’uomo che ha impugnato la pistola e ha sparato, ma il fatto è stato smentito dagli investigatori che, senza sosta, stanno proseguendo nelle indagini. Intanto su un profilo Facebook è stata diffusa l’identità, con tanto di fotografia e di auto sulla quale si sarebbe poi allontanato dopo il fatto, di quello che si ritiene sia il responsabile del ferimento. (leggi qui)

Per il momento non è stata fornita ufficialmente l’esatta ricostruzione di quanto avvenuto a poca distanza dalla stazione ferroviaria della Cumana. L’unica certezza è che Barbato, in abiti civili e a bordo di una Fiat Panda senza contrassegni delle forze dell’ordine, era in compagnia di un collega rimasto illeso ed erano impegnati in un servizio anti-racket per proteggere un commerciante di via Leopardi che aveva denunciato di essere sottoposto al racket (leggi qui).

Mentre in città continua lo sconcerto per l’avvenuto e lo shock soprattutto tra i poliziotti, questa mattina in via Medina, sotto il palazzo della Questura, c’è stata una vera e propria “catena umana” promossa dal Fai e dai commercianti in segno di solidarietà all’agente ferito e per dire no alla criminalità.

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(askanews)