Napoli. Voto di scambio, indagata Monica Paolino presidente Antimafia in Consiglio Regionale

Nella mattinata odierna, a Scafati (SA), Napoli e Aversa (CE), i Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore (SA) e personale della DIA – Sezione Operativa di Salerno, hanno eseguito un decreto di perquisizione locale emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno nei confronti di 5 indagati.

Sono indagati il Sindaco di Scafati, la moglie (Consigliere Regionale della Campania e Presidente della Commissione Regionale Anticamorra e Beni Confiscati), e la Segretaria Generale del citato Comune, nonché di 1 società operante nel settore della consulenza aziendale e sicurezza dei luoghi di lavoro, di cui è amministratore unico il fratello del menzionato primo cittadino, ritenuti responsabili a vario titolo di “associazione di tipo mafioso”, “scambio elettorale politico-mafioso”, “concussione”, “corruzione” e “abuso d’ufficio”.

Nel corso delle attività, presso il Comune di Scafati (SA) è stato eseguito un decreto di sequestro di documentazione relativa all’aggiudicazione di appalti pubblici tra cui quello relativo alla realizzazione del polo scolastico comunale (dell’importo di circa 6 milioni di euro), al conferimento di incarichi a tempo determinato ai dirigenti dell’Ente e alle determine inerenti i lavori di riqualificazione urbanistica e stradale presso il medesimo consesso amministrativo.

Le indagini, avviate a seguito dell’esplosione di un ordigno rudimentale avvenuta a Scafati il 1° novembre 2014 davanti all’abitazione dei coniugi CUOMO-D’ALESSANDRO (rispettivamente cognato e sorella dell’Avv. D’ALESSANDRO Vittorio, Consigliere Comunale di minoranza del Comune di Scafati), hanno consentito di focalizzare l’attenzione sull’aggiudicazione di alcuni appalti pubblici (che si ipotizza illegittima).

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Redazione

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