Riforme, D’Anna: “Senato come luogo di ingiurie e di calunnie, Grasso intervenga”
“A nome di tutti i senatori del gruppo parlamentare ALA invito formalmente il Presidente del Senato, Piero Grasso, ad attivarsi affinché nell’Aula del Senato non sia consentito a nessun senatore, nel corso degli inteventi, di lanciare gratuite accuse di mercimonio ed altre ingiurie nei confronti dei colleghi“. Così in una nota il senatore Vincenzo D’Anna, portavoce del gruppo ALA (Alleanza Liberalpopolare Autonomie).
Per D’Anna “chiunque ritenga di avere elementi per comprovare comportamenti illeciti posti in essere da rappresentanti del Senato, si rivologa senza ulteriore indugio innanzitutto alla Presidenza del Senato e quest’ultima alla competente autorità giudiziaria. L’asprezza dello scontro politico – prosegue il portavoce di Ala – non può debordare nell’ingiuria e nella calunnia né può essere tollerato dal presidente di turno, in questo caso Roberto Calderoli, che il senatore leghista Candiani possa proferire, del tutto gratuitamente, nei confronti di altri senatori, intenti a parlare tra di loro, l’accusa che essi siano interessati a forme di compravendita, aggiungendo la sua querula voce a quella dei soliti grillini e di quanti altri, in queste ore (dagli esponenti di Forza Italia in poi), adombrano l’esistenza di mercimoni al coperto dell’immunità parlamentare. Calderoli, a cui ha fatto velo, in questa circostanza, la colleganza di partito col senatore Candiani, non è intervenuto a tutela dell’onorabilità dei senatori ingiustamnente sospettati, e non ha tutelato, nel contempo, l’istituzione senatoriale che egli stesso rappresentava“.
“Il Senato – conclude D’Anna – fin quando eserciterà la funzione di Camera alta delle istituzioni repubblicane, non può essere ridotto a luogo ove l’ingiuria e la calunnia divengono elementi distintivi della dialettica parlamentare“.
(Foto Foto Roberto Monaldo / LaPresse)