Santa Maria Capua Vetere. Conservatoria, Sgambato scrive a De Micheli e Reggi: previsto incontro con i vertici AE
“Incontrerò venerdì la direttrice dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi: le motivazioni per cui il trasferimento della Conservatoria appare inopportuno restano tutte e a ciò si aggiunge anche il ricorso al Tar annunciato dal Comune”. Lo annuncia la deputata Camilla Sgambato che da mesi sta seguendo, di concerto con l’amministrazione comunale della città del Foro, la vicenda del possibile trasferimento degli uffici della Conservatoria.
Nei giorni scorsi, inoltre, la parlamentare del Partito Democratico ha anche scritto alla sottosegretaria del Mef Paola De Micheli nonché al direttore generale del Demanio Roberto Reggi per ribadire le motivazioni per cui va scongiurato il trasferimento. La deputata ha ricordato che “il Comune di Santa Maria Capua Vetere mette a disposizione l’intero stabile del Convento San Francesco di Via Aldo Moro che è bene demaniale, dove, gratuitamente, potrebbe collocarsi subito l’intera Conservatoria. Quest’ultima ha un fabbisogno di 5000m lineari: nel complesso di via Aldo Moro, ne avrebbe già da subito a disposizione oltre 6mila, che sono gli spazi in cui nel corso degli anni sono stati eseguiti anche lavori edili ed impiantistici da parte dell’Ateneo”.
Inoltre, “le spese necessarie per i lavori di predisposizione all’insediamento della Conservatoria, sembrerebbero le medesime o addirittura inferiori rispetto a quelle che si stanno già sostenendo per uno stabile di Caserta che attualmente ospita il Catasto, ove si paga un fitto”.
L’idea potrebbe essere quella di realizzare una vera e propria cittadella finanziaria nell’ex Convento, “dove – ha spiegato l’onorevole Sgambato – potrebbe allocarsi al primo piano l’Agenzia delle Entrate, che attualmente ha sede a Santa Maria Capua Vetere in un Palazzo di proprietà privata, così da poter risparmiare anche sul fitto, ed eventualmente utilizzare i risparmi per completare la ristrutturazione e trasferire anche il Catasto, il cui contratto di fitto a Caserta scade nel 2023. In questo modo si avrebbero servizi razionalizzati ed un immobile demaniale utilizzato e non destinato alla rovina”.