A “Casa Lorena” il “Premio Restart Antimafia 2015”, consegnato da Laura Boldrini
“Premio Restart Antimafia 2015” per “Casa Lorena”, la casa delle donne contro la violenza di Casal di Principe, nel casertano. La premiazione è avvenuta, l’altra sera, nell’ambito del “Festival della creatività antimafia e dei diritti”, promosso dall’associazione “daSud”, nata in Calabria nel 2005 per sperimentare percorsi di giustizia sociale, sviluppare i diritti come strumento di contrasto ai clan e ricostruire l’antimafia popolare. La cerimonia si è tenuta a Roma, alla Casa del Jazz, in viale della Porta Ardeatina; a ritirare il riconoscimento, consegnato dal Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, Lella Palladino della cooperativa “Eva”, che, in sinergia con il consorzio “Agrorinasce”, gestisce la casa, sorta in un bene confiscato alla camorra.
Insieme alla Boldrini c’erano pure la deputata Celeste Costantino, il direttore di “Fondazione Roma Solidale” Maurizio Saggion e Roberto Covolo dell’“Ex Fadda”.
«Il premio non è solo per “Casa Lorena” – ha dichiarato la Palladino –, ma per tutte le donne che rompono il muro del silenzio collusivo, che tiene insieme la violenza maschile contro le donne. Quella coltre di omertà che nelle terre di camorra, di ndrangheta e di mafia ha molti complici, non solo nel mondo della politica, ma anche tra le persone che si sentono tranquille nel loro non far niente. Il “Restart” è un grande scossone per tutti. È il miglior modo per dire “ce la possiamo fare”. Come ce l’abbiamo fatta noi, ce la possiamo fare in tante e i tanti!».
«Sono molto orgoglioso delle ragazze di “Casa Lorena”», ha commentato l’amministratore di “Agrorinasce” Gianni Allucci. «Il centro antiviolenza è stato pensato per accogliere e sostenere donne vittime di maltrattamento e di abuso intra ed extra familiare e per sensibilizzare e diffondere una cultura di contrasto alla violenza di genere in ogni sua forma, da quella fisica a quella psicologica, da quella economica allo stalking. Oggi “Casa Lorena” è un punto di riferimento, uno spazio di incontro, di confronto e di ricerca. Rappresenta – conclude Allucci – un avamposto di legalità e di solidarietà in un’area non facile che invoca dignità e riscatto».
Il “Restart” è un premio conferito ad alcune personalità e realtà del mondo del cinema, della politica e del sociale che si sono distinte per aver contribuito al racconto delle mafie, alla costruzione di un immaginario antimafia condiviso e per aver fatto dell’antimafia un prerequisito del proprio agire e del proprio lavoro. Quest’anno l’hanno ricevuto, per la sezione sociale, anche Giuseppe Lavorato, Loris Antonelli e Francesco Rigitano. Mentre per la sezione cultura, il regista Matteo Garrone, l’attore Ninni Bruschetta, e gli sceneggiatori Stefano Bises e Monica Zapelli.