Alla ricerca delle radici Normanne, richiesta una campagna di scavi in Piazza Marconi

Una lettera indirizzata a vari organi proposti per procedere alla verifica preventiva dell’interesse archeologico e storico per l’area oggi denominata Piazza Marconi in Aversa

Al Commissario Prefettizio
Dott. Michele Campanaro
Casa Comunale di Aversa

Alla Senatrice Vilma Moronese
Commissione Permanente
(Territorio, ambiente, beni culturali)
Gruppo M5S

Segretariato regionale MiBACT
per la Campania
Via Eldorado, 1 (Castel dell’Ovo)
80132 Napoli

Alla Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici per le province di Caserta e Benevento
Soprintendente Salvatore Buonomo
Viale Douhet, 2/A
Palazzo Reale Caserta 81100

Nucleo Carabinieri Tutela
Patrimonio Artistico
Legione di Napoli
Via Salvatore Tommasi, 7
80100 – Napoli

Al Consigliere regionale
Gennaro Saiello
(Gruppo M5S)
[email protected]

Mittente:
Aversa il tesoro sepolto
Cultura in Movimento
Aversa 81031
[email protected]
3663374085

Oggetto: Richiesta di procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico e storico per l’area oggi denominata Piazza Marconi in Aversa (Ce), interessata da lavori di riqualificazione nell’ambito dei progetti del Più Europa (previsti a decorrere da Dicembre 2015) – ai sensi degli artt. 95 e 96 del D. lgs.12 aprile 2006, n°163 in materia di lavori pubblici, dell’art 28, quarto comma, D.lgs 22 gennaio 2004, n°42 recante il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e alla luce del D.L. 13 maggio 2011, n° 70, art 40 convertito con la legge 106/2011, che modificando l’art 206 del Codice dei Contratti, prevede l’applicabilità anche ai contratti pubblici dei c.d. settori speciali.

In riferimento all’oggetto
chiede
di attivare, secondo la normativa vigente, tutte le procedure preventive di accertamento dell’interesse storico e archeologico per l’area oggi denominata Piazza Marconi in Aversa (Ce) – situata nei pressi della Cattedrale di San Paolo e della Piazza del Duomo – nell’area della prima cerchia muraria della città Normanna fondata nell’anno 1030, dove erano situate, le più alte testimonianze artistiche e storiche del tempo e che la precedente amministrazione, seppure sollecitata, non ha messo in atto preventivamente per salvaguardare il patrimonio artistico, archeologico e architettonico della città.
Le fonti storiche riportano concordemente, come la città Normanna fu fondata nel 1030 da Rainulfo Drengot che la cinse di mura e ne fece una contea indipendente, dopo la concessione del territorio da parte del Duca Sergio IV di Napoli.
La città si sviluppò intorno ad un preesistente insediamento e il suo nome derivò dal luogo della sua fondazione Sancti Pauli ad Averze. La radice del suo nome richiama quello di Velsu, una delle dodici città etrusche non ancora individuate. Con il passare delle generazioni è stato poi corrotto in Verzelus, Versaro e quindi in Averse.
L’area interessata dall’intervento di riqualificazione del progetto Più Europa, non è stata mai oggetto di indagini conoscitive pur risultando dalle fonti, già esistente al tempo della fondazione normanna e situata all’interno della prima cerchia muraria della città (1070).
Si trova traccia, dell’importanza dell’area, in tutte le fonti storiche del tempo eanche negli studi effettuati dal Prof. Giuseppe Guadagno sulla Pergamena Aversana dell’anno 1143, conservata presso il Fondo Pergamenaceo dei Depositi dell’Archivio di Stato di Caserta e tradotta dallo studioso, ma ancora poco conosciuta.
Per brevità di esposizione, del significato dato dallo stesso, alla pergamena (Aversa XXII sec.: Significato storico della pergamena del 1143 – in – Archivio Storico di Terra di Lavoro – pubblicato a cura della Società di Storia Patria di Caserta – vol. XXII – anni 2008-2009) si riporta che: “….i limiti della nuova città furono nettamente segnati, fin dal suo sorgere, con una trincea che la cingeva tutt’intorno e che fu ben presto sostituita dalle mura, distrutte poi nel 1135 dalle truppe di Ruggiero. La ricostruzione di esse cominciò subito dopo ……”.
Sul sito interessato dagli interventi, nel 1500 si trovava l’Insula Conventuale di San Girolamo e l’attigua Chiesa, fondato dalle Francescane osservanti la regola di S. Francesco e S. Chiara, alle quali venne concessa dagli Aragonesi, l’antica parrocchia Normanna di S. Croce. Agli inizi del Novecento, in pieno periodo giolittiano, il convento e l’insula architettonica, vennero sventrati per creare l’attuale vuoto denominato Piazza Marconi.
L’area non è stata mai oggetto di sondaggi o studi da parte della soprintendenza architettonica o di quella archeologica, nonostante la vitalità e la crescente diffusione di una disciplina, l’archeologia medioevale che, nata più recentemente rispetto ad altre branche degli studi archeologici, ne costituisce tuttavia ormai una realtà fra le più rilevanti.
Gli interventi preliminari, sono quindi di rilevante importanza per le diverse componenti che agiscono insieme all’interno dello stesso contesto, in sforzi comuni per il recupero, lo studio e la valorizzazione del patrimonio archeologico post-classico, entro esperienze fortemente radicate sul territorio e tenacemente sostenute dalle comunità che lo abitano, legando fortemente l’attività di ricerca alle ricadute che essa può produrre a beneficio del territorio Aversano e dell’intero Agro.

Aversa | 5 ottobre 2015

Aversa il tesoro sepolto
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