Camorra, arrestato fedelissimo di Zagaria: gestiva le estorsioni

A S. Cipriano d’Aversa, nel casertano, la polizia ha eseguito ieri un decreto di fermo, emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, nei confronti del 56enne Francesco Martino, pregiudicato, affiliato al clan dei Casalesi – fazione Zagaria, chiamato “Ciccio o’ pecoraro”.

L’uomo è gravemente indiziato di estorsione continuata, aggravata dalla metodologia mafiosa. In particolare le indagini della Squadra Mobile di Caserta hanno appurato il coinvolgimento di Martino in una serie di condotte estorsive, poste in essere tra maggio e luglio ai danni di imprenditori agricoli del comprensorio di Cancello Arnone, un’area storicamente assoggettata al controllo criminale della camorra.

Il pregiudicato si era rivolto ad alcuni imprenditori agricoli pretendendo il pagamento di una somma di 250 euro per assicurare la “guardiania” alle loro aziende. Gli imprenditori, per la notoria fama di affiliato ai casalesi di Martino, non avevano esitato a corrispondergli il “pizzo”, la cui richiesta avveniva secondo una metodologia tipicamente mafiosa: infatti l’uomo aveva ammonito le vittime che “…le famiglie dei carcerati erano senza soldi… moron’ ‘e famm’…”, e che, pur essendo stato scarcerato da poco, era di nuovo in zona e, quindi, per ogni problematica (come ad qualora avessero subito danneggiamenti, furti di attrezzi o mezzi agricoli), dovevano rivolgersi a lui.

(askanews)

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Redazione

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