Contrabbando di “bionde”, sequestrate diverse tonnellate dalle Fiamme Gialle
Dalle prime ore della mattinata odierna, militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli e del Gruppo di Salerno – sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Salerno – stanno eguendo un’ordinanza di custodia cautelare e diverse perquisizioni locali e personali nei confronti di vari soggetti che hanno effettuato operazioni di importazione illecita di t.l.e. all’interno del porto di Salerno.
Si tratta di una indagine scaturita da quanto emerso nell’ambito di una parallela indagine della Procura della Repubblica di Napoli sul conto di alcuni clan della camorra partenopea che gestivano un vasto traffico di sostanze stupefacenti provenienti dall’America Latina e dalla Spagna.
In specie, l’attività investigativa ha consentito di appurare che tre addetti all’area portuale di Salerno hanno partecipato ad attività illecite di introduzione in contrabbando sul territorio nazionale di notevoli quantitativi di tabacchi lavorati esteri.
Costoro si sono avvalsi anche della fattiva collaborazione di due appartenenti alla Guardia di Finanza in servizio presso lo scalo marittimo salernitano che, in particolare, hanno gestito, in concorso con i loro sodali, due distinte operazioni di contrabbando di tabacchi lavorati esteri.
La prima di queste due importazioni è stata peraltro intercettata dai militari del G.I.C.O. di Napoli che, nell’occasione (in data 31.12.2013), hanno sequestrato 7 tonnellate di sigarette, per un valore commerciale di oltre un milioni di euro, occultate in un container proveniente dagli Emirati Arabi e contenente, quale carico di copertura, cartoni di carta assorbente.
Nei confronti di quattro dei suddetti indagati il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Salerno ha disposto gli arresti domiciliari.