“Dal degrado alla bellezza”, MIBACT premia Agrorinasce

Encomio del MiBACT ad Agrorinasce. Il ministero dei Beni culturali e del turismo ha conferito al consorzio un encomio «per l’azione svolta ai fini della valorizzazione del paesaggio italiano».

L’elogio del dicastero di via del Collegio Romano esalta il lavoro compiuto da Agrorinasce, quale ente capofila, e dai partner nel parco progetti di riqualificazione urbana “Dal degrado alla bellezza, la riabilitazione del paesaggio dell’Agroaversano”, presentato al “Premio del paesaggio del Consiglio d’Europa” 2014-2015. Allo scopo di individuare la candidatura italiana al premio, il ministero ha attivato un concorso di idee per eseguire una ricognizione delle iniziative esemplari sul territorio. E una commissione, costituita da esperti della materia, ha ritenuto che “Dal degrado alla bellezza”, immaginato per la riabilitazione di beni confiscati alla camorra e di aree e beni degradati a Casapesenna, Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Santa Maria la Fossa, meritasse l’attestato di encomio.

allucci-giovanni_agrorinasce«La scelta del MiBACT ci riempie il cuore e premia lo slancio collettivo di donne e uomini appassionati della loro terra: docenti universitari, professionisti, dipendenti pubblici, artisti e studenti hanno collaborato a un progetto che non ha avuto solo una valenza culturale», commenta Gianni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce. «Coordinato dall’architetto Maria Maddalena Simeone – aggiunge l’Ad –, “Dal degrado alla bellezza” dimostra quanto sia forte nelle comunità locali dell’Agroaversano il bisogno di riconoscersi nei luoghi di appartenenza e di come la qualità del paesaggio, perseguita con tenacia e buonsenso, possa offrire nuove opportunità di sviluppo. In questo – aggiunge Allucci –, il sostegno dell’Università Federico II di Napoli e della Seconda Università di Napoli è stato fondamentale».

Tanti i “compagni di viaggio” di Agrorinasce, tra enti pubblici, fondazioni, organizzazioni, cooperative, associazioni, gruppi: la facoltà di Architettura dell’Università “Federico II” di Napoli, la facoltà di Ingegneria dell’Università della Seconda università di Napoli, gli Ordini provinciali di architetti e ingegneri, l’Ance di Caserta, oltre a singoli professionisti, artisti e poeti. Il parco progetti presentato ha riguardato la riqualificazione di un allevamento bufalino confiscato alla camorra in una fattoria didattica a Santa Maria La Fossa, un quartiere urbano nei pressi del “Parco della Legalità” di Casapesenna, un centro di aggregazione giovanile a San Cipriano di Aversa e un centro polifunzionale a Casal di Principe, in un altro bene sottratto alla criminalità organizzata.

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Redazione

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