PERRERAS E CORRIDA: DUE ORRORI SOTTO LA STESSA BANDIERA
Martedì 27 ottobre dalle ore 9 alle 12
manifestazione davanti al Consolato Spagnolo a Napoli
per dire NO ai canili lager della Spagna e ai finanziamenti europei alla tauromachia
Napoli, 26 ottobre – Contro le Perreras e i Finanziamenti Europei alla Corrida. Martedì 27 ottobre dalle 9 alle 12, Animalisti Italiani Onlus –www.animalisti.it – manifesta a Napoli davanti al Consolato Spagnolo in Via dei Mille n. 40, per dire basta ai canili lager e alla spettacolarizzazione della tortura.
Così il Presidente di Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale: “la Spagna faccia un passo avanti e si comporti da membro degno della Comunità Europea. Manifestiamo davanti a Palazzo Leonetti per chiedere al Governo spagnolo di chiudere le Perreras e di istituire, come in tutti i Paesi civili, dei canili che non siano anticamere di morte e celle infernali, ma dei rifugi dove accudire i cani randagi anziché condannarli a morte se non trovano un tutore entro 10 giorni dall’ingresso nella struttura. Nella stessa giornata, in vista delle votazioni fissate mercoledì 28 a Strasburgo, dove il Parlamento Europeo approverà il Bilancio UE 2016, intendiamo ribadire il nostro NO ai finanziamenti pubblici alla Corrida, che ammontano a 129,600,00 euro l’anno! Questi fondi – chiarisce Caporale – sono previsti nell’ambito delle politiche agricole dell’Unione Europea ed in particolare vengono stanziati per l’agricoltura e gli allevamenti. In Spagna vengono dirottati agli allevamenti dei tori da combattimento”.
Due piaghe per la Spagna – quella della Corrida, finanziata con i soldi di TUTTI i cittadini europei, e gli inferni delle Perreras -, che devono essere assolutamente estirpate. Grazie all’impegno della sede locale di Animalisti Italiani Napoli, coordinata con successo ed impegno da Marialuisa Gentile, sono stati salvati da una Perrera spagnola due Shar Pei.
“E’ stato un piccolo successo che è costato un grande investimento di forze e di denaro – commenta la Gentile -. Tuttavia ne è valsa la pena, anche se avremmo voluto salvarli tutti e non soltanto due, prima di tutto perché chi salva anche una sola vita salva il mondo intero, e poi perché è un segnale forte per aprire la strada al cambiamento”.
Quanto alla Corrida, Marialuisa Gentile va dritta al punto: “In un’Europa dove cresce il dislivello sociale, dove le fasce più deboli vivono sotto la soglia di povertà e non abbiamo neppure le coperte da dare agli immigrati che approdano sulle nostre coste, non possiamo continuare a finanziare uno spettacolo di tortura”.
Aderiscono alla manifestazione Eital, Lav e Antispecisti Napoletani.