Sanità, rischio paralisi negli ospedali per una legge UE sui turni di lavoro
“Può una legge determinare l’emergenza? In Campania sì. Siamo al paradosso. Con il riallineamento alla normativa europea in materia di orario di lavoro e di riposo settimanale nel Servizio sanitario nazionale, la nostra regione avrà nuove difficoltà nel garantire l’assistenza e fornire agli utenti risposte e cure adeguate”.
Questa la riflessione di Flora Beneduce (Fi), consigliere regionale della Campania e componente della commissione che si occupa di Sanità e sicurezza sociale, sull’adeguamento alla direttiva Ue. Dal 25 novembre, infatti, medici e dirigenti sanitari si vedono riconosciuti il diritto di usufruire direttamente e senza possibilità di limitazioni le norme sulla durata dell’orario di lavoro e sulla durata dei riposi giornalieri. Ciò incide direttamente sulle Direzioni delle Aziende sanitarie, che dovranno riorganizzare il lavoro di ciascun reparto e servizio.
“Una risoluzione giusta e legittima, se accompagnata dalla possibilità di disporre di nuovo personale – continua Flora Beneduce, componente dell’Ufficio di Presidenza –. C’è uno squilibrio tra l’adozione del provvedimento e l’urgenza di fondi negati per l’assunzione e la mobilità in campo sanitario. A Roma non viene nominato il commissario, non vengono banditi concorsi, le liste d’attesa si allungano e tutte le aziende ospedaliere sono in affanno. Ora mi chiedo, e chiedo al governatore Vincenzo De Luca, e al premier, Matteo Renzi, se valga di più l’adeguamento ad una direttiva comunitaria o il diritto alla salute dei cittadini campani”.