Usura ed estorsione, blitz del ROS: arrestate due persone

Il 9 ottobre 2015, in Eboli il R.O.S., con il supporto di militari del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno, ha dato esecuzione ad un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Salerno, che dispone la detenzione in carcere nei confronti degli ebolitani RICCIARDI Giovanni, cl. 1971, e DI GUIDA Vincenzo (Enzo) Antonio, cl. 1969 ritenuti responsabili, a vario titolo, dei delitti di estorsione ed usura.

Le odierne misure cautelari scaturiscono dalle ulteriori attività investigative svolte dai Carabinieri del R.O.S. a seguito delle denunce sporte da un imprenditore agricolo della Piana del Sele, con il supporto di una associazione antiusura e antiracket denominata “Rete”; l’imprenditore è risultato vittima di una pressante attività di usura ed estorsione, messa in atto fino a pochi giorni prima dell’esecuzione dell’ordinanza cautelare, da parte del DI GUIDA Enzo Antonio e del RICCIARDI Giovanni, quest’ultimo già coinvolto nella più ampia attività d’indagine convenzionalmente denominata “Rete”, condotta sempre dal R.O.S. con il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia di Salerno.

Tale attività investigativa, già nel gennaio di quest’anno, aveva permesso di disarticolare due pericolose organizzazioni criminali attive nella Piana del Sele, finalizzate alla commissione di delitti d’usura, estorsione, riciclaggio e reimpiego di denaro, nonché esercizio abusivo dell’attività finanziaria.

In particolare, il RICCIARDI, (con il concorso del DI GUIDA), in più circostanze, sfruttando il momento di difficoltà economica dell’imprenditore, prestava denaro contante riscuotendo interessi usurari e, a fronte dell’impossibilità di questo di saldare il debito, con ripetute violenze e minacce, pretendeva da questi un trattore “Lamborghini” di cui tratteneva i documenti di circolazione, facendo compulsare l’imprenditore dal DI GUIDA, mentre si trovava sottoposto alla misura degli arresti domiciliari .

Al termine delle operazioni, il RICCIARDI è stato associato presso la casa circondariale di Salerno-Fuorni mentre il DI GUIDA è stato posto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Redazione

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