Alluvione Sannio, Masiello: “Bene stato di emergenza, subito fondi per le imprese”

Coldiretti Campania esprime soddisfazione per la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Governo per l’alluvione del Sannio.
Una prima dotazione, pari a 38 milioni di euro, che va incontro alle necessità impellenti per riportare il territorio alla gestione ordinaria. “Un segnale importante – dichiara Gennaro Masiello, presidente regionale e vice presidente nazionale di Coldiretti – che offre una risposta operativa ad una provincia colpita duramente dagli eventi eccezionali di metà ottobre. Un plauso va sicuramente ai ministri Martina, Galletti e Alfano che hanno preso un impegno a Benevento e al sottosegretario Del Basso De Caro. Ma ricordiamo al Governo e alla Regione Campania che occorre far presto in egual modo per risollevare le imprese di tutti i comparti. Le aziende agricole, ma non solo, devono essere messe in condizione di riprendere rapidamente. Continuiamo a chiedere un intervento immediato per il ripristino delle attività produttive e una programmazione di lungo periodo per risollevare l’economia di un territorio. Individuando e utilizzando bene le risorse del Governo e la programmazione della Regione potremo mettere in campo un piano di rinascita che corregga gli errori del passato. Bisogna stare molto attenti a rimettere in sesto il territorio correggendo impostazioni sbagliate, ad esempio trasformando i fiumi in risorse e non in minacce. Solo così si potranno massimizzare gli investimenti e trasformare una tragedia in un’opportunità. Ribadiamo la nostra proposta di aprire uno specifico tavolo di lavoro, dove costruire una visione di sistema sul dopo alluvione. Coldiretti è pronta a fare la sua parte“.
Soddisfazione è stata espressa anche dalla federazione provinciale. “Lo stato di emergenza – spiega Francesco Sossi, direttore di Coldiretti Benevento – va incontro al primo step necessario per inquadrare in maniera corretta le soluzioni. I danni sono stati di varia entità ma su un’area vastissima. L’emergenza riguarda certamente il ripristino dei collegamenti e la messa in sicurezza. Ma urgenti sono i cicli produttivi delle aziende agricole colpite. Tempi di reazione troppo lenti rischiano di aggiungere danno su danno nel lungo periodo. Occorre fare presto“.
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Redazione

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