Cozzolino: “A Napoli un EXPO dei saperi innovativi”. L’europarlamentare ha incontrato la commissaria Cretu
Le difficoltà del Mezzogiorno, i danni che Benevento ha subito a seguito dell’alluvione, l’importanza dell’agenda urbana europea, sia come strumento di programmazione per le risorse europee, sia come volano di crescita e sviluppo sostenibile per il Sud.
Sono questi i temi che Andrea Cozzolino, europarlamentare del Partito democratico, ha affrontato questa mattina durante un incontro con la Commissaria Corina Cretu e con il suo staff, a Napoli in occasione della presentazione del Pon Reti.
“Con la commissaria Cretu – dichiara Cozzolino, vicepresidente della Commissione per lo sviluppo regionale – abbiamo condiviso la necessità di fare in modo che nessun euro delle risorse europee venga restituito o sprecato. Ho riscontrato la massima disponibilità e apertura per concordare un percorso che, nel rispetto dei regolamenti vigenti, garantisca il massimo della flessibilità nella spesa dei fondi ancora disponibili. Spetta alle autorità nazionali e regionali presentare e concordare dei piani di assorbimento delle risorse rapidi ed efficaci, sapendo che nella Commissione e in Corina Cretu, troveranno un interlocutore serio, aperto e disponibile”.
Positivo il riscontro sull’uso di parte dei fondi europei 2007/2013 per la pianificazione di una ristrutturazione del tessuto sociale ed economico della provincia di Benevento, devastato dalle alluvioni dei giorni scorsi. “Utilizzando al meglio i regolamenti – spiega Cozzolino – bisogna rapidamente chiedere alla Commissione Europea, in virtù dello stato di calamità, una deroga al disimpegno automatico delle risorse, previsto per il 31 dicembre prossimo e, dall’altro, destinare aiuti economici per favorire la ripresa delle attività delle imprese danneggiate, senza incorre nei limiti imposti dalla normativa sulla concorrenza”.
Proficuo anche il dibattito sull’importanza dell’agenza urbana europea “La prossima presidenza del consiglio europeo, quella olandese, ha reso esplicita la volontà di imprimere una forte accelerata al processo in corso e in primavera, ci sarà la firma della Dichiarazione di Amsterdam, che ne rappresenta una tappa fondamentale. Napoli racchiude in sé i limiti, le problematicità, ma anche le risorse e le potenzialità per candidarsi a essere un laboratorio e un incubatore di sperimentazione. Dobbiamo puntare con tutte le nostre forze sul capitale umano; non dobbiamo soltanto aprire cantieri per opere pubbliche ma investire anche sulle persone e sui giovani, sulla conoscenza, su percorsi formativi che incontrano l’innovazione ed il sistema produttivo: insomma immaginiamo un expo dei saperi innovativi”.
“Per questo motivo – conclude l’europarlamentare del Pd – stiamo immaginando un grande evento sul tema, da tenersi a inizio estate proprio a Napoli, per mettere intorno a un tavolo esperienze di città europee diverse a confrontarsi con stakeholder e soggetti attivi sul territorio. In vista di quella data dovremo lavorare tutti assieme, a ogni livello, predisponendo progettualità concrete in grado di dare corpo a una strategia di ampio respiro ma che, per non perdersi nella astrattezza, deve trarre la propria origine nei bisogni e nelle risorse dei territori”.