La Storia di Aversa. C’era una volta la cappella della Concezione in Piazza Vittorio Emanuele III

Le nobili famiglie succedute in città, hanno lasciato i segni del loro passaggio in splendide dimore. Palazzo Pelliccia, poi Candia, Ruta e Moschetti, sorge in Piazza Vittorio Emanuele III. Proprio il cognome Candia, è collegato alla figura del Cavalier Pietro Candia.

Sindaco della città dal 1892 al 1895, ospitó in questa dimora nel 1892 l’allora Principe e non ancora Re, Vittorio Emanuele III, come ricorda una lapide sulla facciata posta il 7 Giugno del 1925 dalla Sezione Fascista. Uomo insigne, ben voluto dalla città, dedicó tutta la vita a numerose opere di beneficenza, come dimostra una stele posta nel Mendicomio Sagliano. Dalla fontana collocata in piazza, sgorgò nel 1897 la prima acqua potabile del Serino.

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E’ noto che, fino agli anni 50 del secolo scorso, lo stabile poteva vantare anche la presenza di una cappella privata, collocata nel locale centrale che dà sulla piazza. A conferma di tutto ciò, le numerose cartoline e foto d’epoca che ne ritraggono l’ingresso, cinto da un grazioso cancello in ferro battuto. Sappiamo che la suddetta cappella era dedicata alla Concezione. Un Carlo D’Ancora che in questo palazzo dimorò, costruì a sue spese questa cappella nel 1655 sotto il suddetto titolo, il cui giuspadronato passò in fine al Cav. Pelliccia.

L’interno era adornato da numerosi affreschi e sull’unico altare presente, si poteva ammirare un grazioso quadretto della Concezione attribuito al Vaccaro, ed un crocifisso ligneo della scuola del Cellini di buona fattura che stava già nella Chiesa di S. Lorenzo. Inoltre, la chiesetta era conosciuta anche come ”Cappella di S.Raffaele”, poichè al suo interno si venereva una statua settecentesca del santo che, in seguito alla sconsacrazione del luogo sacro, fu trasferita nella Chiesa di S.Giovanni Battista in Savignano dove ancora è conservata in una teca dell’ultima navata di sinistra mentre aspetta da decenni il suo restauro. Date le cattive condizioni in cui versa, non si è ritenuto opportuno mostrarvi l’aspetto. Il locale oggi è diventato un negozio di materiale elettrico.

In foto Pietro Candia e lo stemma della casata posto sotto la volta d’ingresso del portone di sinistra dell’edificio, raffigurante il leone marciano a protezione del Regno di Candia. Il Ducato di Candia o Regno di Candia, è stato dal 1212 al 1669 una colonia della Repubblica di Venezia costituita sull’isola di Creta. Nell’ultima foto invece, lo stemma della casata dei Pelliccia, primi proprietari del palazzo, impresso nell’ala destra della struttura oggi proprietà Moschetti.

Luigi Cipullo

Redazione

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