OdG Cop21. Beneduce: “Non pieghiamo la salute del pianeta alle speculazioni di borsa”
“Mi sembra giusto e opportuno che la Campania aderisca alle misure per contenere i cambiamenti climatici, dimostrando l’assunzione di una responsabilità che pesa su ciascuno di noi, qui e ovunque”. Così Flora Beneduce (FI), alla vigilia del Consiglio regionale che ha all’ordine del giorno la Mozione dell’Italia per il contenimento del surriscaldamento globale, che sarà presentata a Parigi, durante la Conferenza sul Clima.
Se non dovessero diminuire le emissioni di gas serra, gli effetti diffusi e irreversibili per le persone e gli ecosistemi non tarderebbero a manifestarsi nella loro drammaticità. “Da medico, non posso non soffermarmi sulle conseguenze per la salute – continua la Beneduce, componente della commissione Sanità –. Le temperature estremamente calde aumentano soprattutto i rischi fisici per coloro che presentano problemi cardiaci, dal momento che le condizioni termiche più elevate costringono il sistema cardiovascolare a lavorare a ritmi sostenuti per mantenere la temperatura corporea stabile. In più, il clima comporterebbe una maggiore frequenza dei colpi di calore ed un aumento della diffusione dei problemi respiratori, a causa della maggiore concentrazione dell’ozono. Infine, molte malattie infettive, potenzialmente mortali, come la malaria, la febbre dengue, la febbre gialla e l’encefalite nelle aree più calde del pianeta, dove zanzare e altri insetti trovano le condizioni climatiche più favorevoli, potrebbero flagellare il pianeta”.
I danni che deriverebbero dall’aumento delle temperature sarebbero incalcolabili, non solo sotto il profilo biologico, ma anche economico e sanitario. A questo punto, le considerazioni del consigliere Beneduce si spostano sul fronte della finanza, che potrebbe giocare un ruolo decisivo nell’affossare gli impegni della Cop 21. Da qui, l’appello a non piegarsi alle borse, dimenticando il pianeta e l’uomo. “Sarebbe una rinuncia ai nostri diritti e a quelli che ereditano i nostri figli – conclude la componente dell’Ufficio di Presidenza –. Estrarre i combustibili fossili significa condannare il pianeta ad un aumento della temperatura di due gradi, con un surriscaldamento globale che la Terra non potrebbe tollerare. E allora, facciamo in modo che la COP 21 non sia un fallimento e un abdicazione ad interessi di pochi. Mi piace citare la lettera enciclica di Papa Francesco, “Laudato si’”, che oltre ad essere un inno alla vita, è insieme una critica serrata al modello di gestione del mondo da parte di un’economia che non rispetta l’uomo, alla sottomissione della politica al potere tecnocratico e finanziario. Dunque, rieduchiamoci al rispetto della natura e dell’uomo, e facciamolo in modo concreto, mettendo limiti alle speculazioni”.