Stabilità, D’Anna (Ala): “Il voto dei Verdiniani stavolta non lo avrete”
“Il nostro voto non lo avrete e non lo avrete neanche quando la sinistra interna tenterà l’ennesimo sgambetto a Renzi. Siamo moderati e liberali: o il governo prende la strada della modernizzazione dello Stato e del liberalismo nelle istituzioni ed in economia, oppure resteremo fieri oppositori”. Lo ha detto, nel suo intervento in Aula, nell’ambito della discussione generale sulla legge di Stabilità, il senatore Vincenzo D’Anna, portavoce del gruppo Alleanza LiberalPopolare-Autonomie (Ala).
“Mi chiedo – ha detto D’Anna – che fine abbiano fatto i tagli delle partecipate e dei pletorici consigli di amministrazione pure sbandierati dal premier“. “Parlate di sicurezza – ha poi proseguito il portavoce di Ala rivolgendosi ai banchi del governo – e non scorrete neanche le graduatorie dei marescialli dei Carabinieri e della Guardia di Finanza quasi che 18 unità (a tanto ammontano in tutto), possano, da sole, incidere su una legge che produrrà circa 17 miliardi di ulteriore debito pubblico”. E ancora: “avete respinto i nostri emendamenti. Avevamo chiesto di poter autorizzare le Regioni ad utilizzare le centinaia di milioni di sopravvenienze attive per garantire i livelli essenziali di assistenza ai malati e il ministro Morando ci ha risposto che tali fondi possono essere utilizzati per ripianare il debito. Insomma: si risana la sanità negando le prestazioni sanitarie ai cittadini. Vi avevamo anche segnalato la sproporzione in atto tra chi concorda un rateizzo con Equitalia e poi, dopo averlo interrotto, viene riabilitato a riprenderlo e chi invece, pur avendo concordato tale pagamento con l’Ufficio delle Imposte dell’Erario, non può godere della stessa possibilità. E infine avete ‘agevolato’ l’Imu togliendola ai piccoli coltivatori, ma lasciandola inalterata sui fondi di proprietà, come se la proprietà fosse un furto: queste non sono misure che si conciliano con il liberalismo“.
“Se la politica perde il senso etico – ha ammonito D’Anna – diventa un sordido mestiere. Vorrà dire che metterò l’ordine del giorno approvato nel wc di casa mia. Stavolta – ha concluso D’Anna – i voti dei Verdiniani, attorno ai quali è in atto una meschina strumentalizzazione, non li avrete”. Caro Gotor, ha concluso rivolgendosi al senatore del Pd: “non ti faremo un dispiacere. Cerca di procurarli tu i voti che mancano altrimenti il governo andrà sotto”.