Aversa Donna, ‘Putin, vita di uno zar’: presentato il libro di Gennaro Sangiuliano
Un evento di apertura dell’Associazione Aversa Donna presso il seicentesco Seminario Vescovile. La Presidente, Nunzia Orabona, ha dato avvio alla presentazione del libro ‘Putin, vita di uno zar’ scritto da Gennaro Sangiuliano, vice-direttore del TG1.
Il testo s’inserisce benissimo nel preciso momento storico in cui viviamo. L’Oriente contro l’Occidente ed un Putin che, oggi, è mitizzato per aver avuto il coraggio di attaccare per primo l’ISIS in Siria. Presente anche Pasquale Giuliano, Presidente dell’associazione Palestra Normanna che si unisce culturalmente ad Aversa Donna per un rilancio della cittadina stessa. “Onde evitare equivoci, ci tengo a precisare che questa Associazione è sorta circa un anno fa”. Disamina complessiva su quella che è stato per lui il personaggio pubblico Putin, il suo straordinario intuito e la capacità di dare un impulso notevole al mondo intero.
Il Sangiuliano ci descrive il Presidente della Russia, Putin, come un uomo che ha suscitato sentimenti contrastanti; un personaggio forte, accusato talvolta di eccessivo autoritarismo, guardato un pò con timore e un pò con ammirazione per il suo modo di gestire un Paese immenso, dalle mille contraddizioni e dalle mille risorse, ereditato in un momento molto difficile della sua storia e portato fuori da una crisi che sembrava potesse essere irreversibile. I recenti fatti di cronaca hanno nuovamente elevato Putin al ruolo di protagonista assoluto della scena politica internazionale, soprattutto per la sua reazione dopo l’abbattimento in Sinai di un Airbus pieno di turisti russi. Sangiuliano racconta la storia di Putin dai suoi difficili primi anni di vita a Leningrado, passando attraverso la sua militanza nelle fila del Kgb ed arrivando al momento in cui divenne primo ministro della Federazione Russa nel 1999 e prese il posto di Boris Eltsin come Presidente della Russia nel 2000. Ma com’era considerato tempo addietro Putin? Cosa ha fatto? Era visto come un Vladimir Putin cattivo, quello che ostracizzava gli omosessuali e minacciava l’indipendenza dell’Ucraina; quello da combattere come minaccia all’Occidente e con cui chiudere ogni rapporto commerciale. E questo fin quando Putin non dichiarasse guerra allo stato islamico, cambiando la sua reputazione europea. Insomma, quello che viene spesso definito genericamente come “il popolo” ha decisamente cambiato opinione su Putin. Non tutto, certo, ma il fatto che il numero uno di Mosca sia l’unico ad aver preso nettamente posizione contro l’Isis, anche e soprattutto con forze armate sul territorio siriano, ha cambiato l’opinione di molti. Anche attraverso i social è andata girando un’idea direttamente opposta del personaggio in questione. Sangiuliano: “Non possiamo sottovalutare l’importanza storico-culturale che la Russia ha avuto per noi. Autori come Dostoevskij, Checov, ed altri sono entrati nel nostro vivere, nel nostro pensiero, nel nostro agire”. Un quasi finale intervento del Vescovo Angelo Spinillo ha reso il clima più conciliante, considerando la delicatezza dell’argomento in questione: “Inseriamo anche la chiesa in questo tipo di discorso. Da essa si può partire come monito per calmierare gli animi ed evitare lo sgradevole, nella libera interpretazione dei fatti, pur se con idee divergenti”.
Ilaria Rita Motti