Sant’Antimo. Omicidio Migliore, domiciliari per un 36enne
Nella serata di ieri 29 dicembre 2015, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania hanno dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP nei confronti di un cittadino italiano di 36 anni, residente in Sant’Antimo, per i delitti di ricettazione, detenzione e porto illegali di arma clandestina.
Il provvedimento è stato emesso nell’ambito delle indagini sull’omicidio di MIGLIORE Anna, avvenuto in Sant’Antimo nella sera del 16 novembre 2015. Già nell’immediatezza dell’omicidio erano stati effettuati tre fermi di indiziato di delitto nei confronti di cittadini italiani di cui due, padre e figlia, rispettivamente di anni 44 e 23, entrambi residenti in Sant’Antimo, ritenuti autori materiali dell’omicidio, e un terzo, italiano, di anni 21, abitante in Afragola, che sarebbe intervenuto nelle fasi successive all’omicidio, occultando l’arma e procurandosi liquido infiammabile utilizzato per dare alle fiamme l’autovettura della vittima nella quale si trovava il cadavere della Migliore.