Presentato nel capoluogo partenopeo “Facciamo un pacco alla Camorra 2015”

Presentata nella mattinata di lunedì 30 novembre, al Centro Europeo di Studi dell’Istituto penale per minori di Nisida, la settima edizione dell’iniziativa “Facciamo un pacco alla Camorra”.

Il pacco-dono con i prodotti di un’economia sociale realizzata sui beni confiscati alle mafie anche quest’anno è promosso dal Comitato don Peppe Diana in collaborazione con l’associazione Libera e con il sostegno della Fondazione Con il Sud, si inserisce nell’ambito del progetto “La R.E.S. Rete di Economia Sociale”.

Alla conferenza di presentazione, moderata dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, hanno preso parte il coordinatore del Comitato don Peppe Diana Valerio Taglione, il referente di Libera Campania Fabio Giuliani, il presidente del Consorzio “N.C.O. Nuova Cooperazione Organizzata” Giuliano Ciano, il presidente del Consorzio Co.Re. Giovanpaolo Gaudino. Presenti per i saluti istituzionali anche l’Assessore regionale alle politiche giovanili e alla cooperazione europea Serena Angioli, l’Assessore allo Sport del comune di Napoli Ciro Borriello e il questore di Napoli Guido Marino.

“Facciamo un pacco alla camorra – ha sottolineato il presidente della Nuova Cooperazione Organizzata Giuliano Ciano – promuove un modello culturale ed economico diverso. Rappresenta una vetrina per il territorio, per le aziende agricole e per i giovani che stanno iniziando da poco a muovere i primi passi nel mondo della cooperazione sociale”.

“Un percorso di riscatto e di liberazione – ha aggiunto il coordinatore del Comitato don Peppe Diana Valerio Taglione – che si regge non sulla retorica, ma su azioni concrete. Intorno a una semplice inziativa natalizia sta crescendo un movimento che si contamina, cresce e si unisce, perché è solo col ‘noi’, solo restanto tutti insieme, che si costruisce un domani diverso. Oggi non parliamo solo di prodotti realizzati grazie all’economia sociale, all’inserimento sociale di soggetti svantaggiati e al riutilizzo sociale dei beni confiscati, ma soprattutto di prodotti di qualità. Una Sfida di Qualità che oggi ha ragione di esistere grazie allo straordinario lavoro svolto dalle forze dell’ordine e della magistratura nel contrasto alla criminalità organizzata”

“Con Facciamo un pacco alla camorra – ha precisato il referente di Libera Campania Fabio Giuliani – non stiamo costruendo qualcosa ‘contro’, ma qualcosa ‘per’ le persone, per il territorio, per lo sviluppo della comunità. All’interno del pacco c’è tutta una rete di imprese che ha deciso da che parte stare. Adesso sono i cittadini che devono scegliere e fare la propria parte, sostenendo questi percorsi”.

“Facciamo un pacco alla camorra – Una Sfida di Qualità”, è un’iniziativa di promozione del territorio, che valorizza e rafforza quelle esperienze che, oltre a produrre beni e servizi nel settore agro-alimentare, utilizzano beni confiscati e svolgono un’attività sociale, attraverso l’inserimento lavorativo o il recupero terapeutico di soggetti socialmente deboli e svantaggiati.

In occasione della conferenza sono state presentate anche altre iniziative natalizie di economia sociale promosse sul territorio campano: il “Natale di Libera” del Consorzio Libera Terra, il “Pacco Zero” promosso da Legambiente, il Pacco “Made in Scampia” promosso dalla casa editrice “Marotta&Cafiero”, il Panettone “NataVita” promosso dal Consorzio CoRe presso l’Istituto penale per minorenni di Nisida. La Campania che resiste, espressione di una società civile che reagisce, si organizza, e agisce per promuovere un’immagine diversa del territorio.

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Redazione

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