Sanità. Beneduce: “Toni inopportuni e irrispettosi. La salute torni ad essere un diritto”

La Sanità è allo sfascio, ma Vincenzo De Luca continua a fare proclami, questa volta per bocca dei  funzionari, che annunciano la svolta già da dicembre. Forse si riferiscono a quello del 2016. Ad oggi, senza il commissario ad acta, che il Governo centrale è chiamato a nominare, senza direttori generali e senza fondi, non si fa altro che cristallizzare una situazione drammatica, aggravata dall’allineamento alle direttive europee sui turni di lavoro e dal blocco delle procedure per sbloccare le procedure di mobilità, stabilizzazione dei precari e assunzioni”. Così Flora Beneduce (Fi), consigliere regionale della Campania e componente della commissione che si occupa di Sanità e sicurezza sociale.

Gli accorpamenti, le riconversioni, le razionalizzazioni sono già state predisposte dalla giunta Caldoro,  così come sono state studiate tutte le possibili soluzioni per eliminare sprechi e duplicazioni – continua la componente dell’Ufficio di Presidenza –  . Ora è tempo che il governatore pensi ad attivare le Unità complesse di cure primarie. A mio avviso, le esternazioni trionfalistiche non si  addicono alla crisi che sta vivendo il comparto. Quando la riduzione delle liste d’attesa, le assunzioni di medici, infermieri, oss e tecnici di laboratorio, l’efficienza dei servizi, diverranno una realtà, allora potremo parlare di svolta. Al momento, vedo solo una macchina che arranca e non trova la strada per restituire ai cittadini il diritto alla salute”.

Redazione

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