Turismo, Cozzolino: “Servono strategie non passerelle politiche”

Mentre Luigi De Magistris fa sfoggio del boom di visitatori a Napoli per le ultime festività, dall’Unione industriali arriva il monito di chi nel turismo ci opera, ogni giorno, con tutte le difficoltà del caso“. Andrea Cozzolino, eurodeputato del Pd, raccoglie l’allarme lanciato da Giancarlo Carriero, presidente della sezione turismo Unindustria Napoli, in occasione della presentazione dello studio sull’impatto del turismo in Campania.

Dobbiamo essere onesti: in Campania manca una strategia pensata che renda i flussi turistici volano di crescita e sviluppo per l’intero territorio della Regione – continua Cozzolino – . Il turismo potrebbe essere la prima voce tra le entrate economiche regionali. E invece lasciamo nel caos questa importante fonte di ricchezza a quanto pare utile solo per passerelle elettorali, accontentandoci di qualche bella foto, senza approfondirne il reale impatto“. 

E’ inaccettabile che, dopo un anno e mezzo dall’approvazione della legge sul turismo, non si sia ancora proceduto alla creazione dell’Agenzia che dovrebbe coordinare i sistemi turistici locali e il marketing dell’intera regione – prosegue l’eurodeputato –. A pagare le conseguenze di questi ritardi sono quelli che operano nell’indotto turistico. L’assessore alle Attività produttive Amedeo Lepore ha promesso che la Regione si impegnerà per superare questa situazione di stallo. Onestamente il tempo delle promesse è finito per tutti. Servono fatti. Viviamo un momento tragicamente particolare, in cui è innegabile che le tensioni geopolitiche abbiano determinando un rimescolamento dei flussi turistici,anche a favore dei nostri territori e delle nostre città“.

Non possiamo essere sempre impreparati – conclude Cozzolino –. Per questo occorre, quanto prima possibile, l’approvazione di una normativa che, in un’ottica di marketing territoriali,renda produttivo il settore turistico in Campania. Naturalmente anche sfruttando al meglio le risorse Europee previste dal nuovo POR che, tuttavia, in mancanza di un piano organico e strategico rischiano di essere disperse. Ad esempio, quale sarebbe stato l’impatto di un progetto importante come la riqualificazione del centro storico? Difficilmente riusciremo a saperlo nei prossimi mesi, visto che i cento e passa milioni stanziati sono stati persi e degli interventi previsti non c’é traccia“.
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Redazione

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