(VIDEO) Camorra, racket di Natale: in manette affiliati clan ‘Casalesi – fazione Bidognetti’
Nelle prime ore della giornata odierna, nelle province di Caserta, Napoli, Benevento, Asti e Torino i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile del Reparto Territoriale di Aversa (CE) hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, a seguito di indagini coordinate dai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di nove affiliati al “clan dei casalesi — fazione Bidognetti”, di cui all’allegato elenco, ritenuti responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso (art. 416 bis c.p.) ed estorsione (art. 629 c.p.)
commessa con l’aggravante del metodo mafioso (art. 7 L. 203/91).
Il provvedimento si inquadra in un’articolata attività di indagine condotta da febbraio 2014 a dicembre 2015, che ha permesso di raccogliere inconfutabili elementi di colpevolezza nell’ ambito di un solido quadro indiziario, corroborato dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, consentendo inoltre di attribuire agli attuali indagati i rispettivi ruoli all’interno dell’articolazione operante in Lusciano (CE) e facente capo ai fratelli DI CICCO, dell’associazione mafiosa denominata “clan dei casalesi — fazione Bidognetti”.
Nel corso delle indagini è stata acclarata la commissione di diverse estorsioni, consumate e tentate, ai danni di commercianti ed imprenditori, costretti a versare ratei in denaro o consegnare altre utilità, nel territorio di operatività del gruppo criminale, in occasione delle canoniche festività. Le estorsioni venivano attuate anche attraverso l’imposizione, ai titolari di alcuni esercizi pubblici di Lusciano (CE), di prodotti da acquistare.
GLI ARRESTATI
Francesco Cilindro, detto “Francuccio o luong”, cl. 1969 di Aversa;
Massimo Gallucci, cl.1982, di Trentola Ducenta;
Luciano Marinielo, detto “o Sasicciar”, cl. 1968 di Lusciano;
Lorenzo Tamburrino, detto “Lorenzino ‘o Topo”, cl. 1968 di Lusciano;
Manuel Verde, cl. 1992, di Trentola Ducenta;
Luciano Di Cicco, detto “Polifemo”, cl. 1969 di Lusciano;
Samir Sassaoui, detto “Salvatore l’elettricista” cl. 1987 di Casaluce;
Giuseppe Ventre, detto “Peppe o curt”, cl. 1958 di Lusciano.