(FOTO) Piazza Vittorio Emanuele III: “La piazza della vergogna”
Riqualificano Via Roma, la adornano con panchine e graziosi alberelli, e perchè una delle piazze più importanti della città normanna versa nell’abbandono totale? Stiamo parlando di Piazza Vittorio Emanuele III, in pieno centro cittadino, i cui lavori di riqualificazione risalgono al lontano 1990 per la venuta dell’allora Pontefice Giovanni Paolo II.
Si vuole ricordare l’importanza storica dello slargo, già conosciuto nel Seicento come ”Mercato dei porci”, sarà il 1897 l’anno dei grandi ammodermenti, durante il quale dalla storica fontana collocata al centro della piazza sgorgherà la prima acqua potabile del Serino. Purtroppo, ad Aversa, non è la prima realtà questa citata a versare nell’abbandono, ricordiamo anche la memorabile Piazza Marconi, già Piazza delle Erbe, depredata della sua storica fontana, finita a dir di qualcuno in qualche deposito comunale, un altro spazio cittadino che da decenni aspetta la sua riqualificazione.
Ma ritorniamo alla nostra piazza, conosciuta dagli aversani come ”Abbascio ‘a scesa”, una tappa obbligatoria per chi magari dalla stazione vuole raggiungere il centro cittadino, ebbene, quale sarà lo scenario che si apre agli occhi di chi passa da queste parti? Ve lo mostriamo attraverso le immagini che parlano da sole:
- La fontana versa da mesi in una situazione vergognosa, ora funzionante, ora al secco, colma di liquami ed immondizia, con chiari segni di coggiolamento, una situazione incresciosa che si ripete da anni, e su questo punto mi permetto di azzardare un suggerimento per risolvere il problema, la soluzione definita potrebbe essere quella di riposizionare l’antico cancello che cingeva la fontana, chiaramente visibile in qualche foto d’epoca.
Ma questo non è niente in confronto al verde che dovrebbe abbellire il tutto:
- le aiuole per la maggiore sono vuote, prive degli alberi, resta qualche squallido buco ormai colmo di cartacce, le panchine mozzate e sporche non permettono l’uso a cui sono state destinate e costringono ai frequentatori della piazza di munirsi di opportuni giornali per non avere spiacevoli ricordi sui loro posteriori.
Ma non è ancora finita, ovunque si notano san pietrini sparsi qua e là, le radici degli alberi prendono il sopravvento alzando il manto e creando estesi avvallamenti e ”dune”, per non parlare dei marciapiedi che si aprono dinnanzi agli esercizi commericali, sino a quelli che si estendono verso la vicina Via Cavour, che aspettano ancora la loro messa in sicurezza, e l’adeguamento alle vigenti norme che prevederebbero le salite e le discese per i disabili, il cui manto non omogeneo si alterna tra vecchi basoli e diseguali mattonelle, frutto delle stratificazioni degli anni, le cui fughe accolgono spontanee erbacce mai estirpate. Abbiamo sottolineato un problema che ormai da troppo tempo si protrae, e che ci auguriamo venga preso in considerazione come buon proposito per l’anno nuovo. Non è vero che ad Aversa non si fa mai niente, il problema è che tutto viene fatto male!
Luigi Cipullo