(FOTO) Reggio Calabria: catturati due latitanti nascosti in un bunker

In pochi giorni ancora un altro successo investigativo conseguito dalla Polizia a Reggio Calabria. L’operazione conclusa oggi testimonia lo straordinario impegno della Polizia di Stato nella lotta alla criminalità organizzata. Un ringraziamento va a tutti i poliziotti che con grande senso del dovere e spirito di sacrificio lavorano quotidianamente per garantire la legalità e il vivere civile“. Così il capo della Polizia Alessandro Pansa ha dichiarato dopo l’arresto dei due boss della ‘Ndrangheta catturati stamattina dagli uomini della Squadra mobile di Reggio Calabria e da quelli del Servizio centrale Operativo (Sco).

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Giuseppe Crea, definito maggior boss operante nella Calabria tirrenica, figlio del boss Teodoro, attualmente detenuto in regime 41/bis, capo indiscusso dell’omonimo sodalizio mafioso, era ricercato dal gennaio 2006, per associazione mafiosa ed estorsione. Nel marzo scorso è stato condannato in primo grado a 22 anni di reclusione per associazione mafiosa.

Giuseppe Ferraro, coinvolto nella nota faida di Oppido Mamertina (RC) insorta negli anni 80 causando almeno 20 omicidi e diversi ferimenti tra le contrapposta famiglie mafiose Gugliotta-Bonarrigo e Polimeni-Mazzagatti-Rustico, è stato condannato nel 2009 all’ergatolo per associazione mafiosa ed omicidio doloso. I due latitanti, inseriti nell’elenco dei ricercati pericolosi, si nascondevano all’interno di un bunker interrato, localizzato nell’entroterra di Maropati, Reggio Calabria. All’interno del covo gli agenti hanno trovato un vero e proprio arsenale.

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Redazione

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