Municipalità collinare, cittadini “sentinelle della legalità”
“L’ennesima attività intimidatoria della delinquenza, che ha preso di mira una nota attività commerciale, posta nell’area collinare del capoluogo partenopeo, con una serie di colpi sparati contro di essa, nottetempo, rappresenta un’altra testimonianza di quanto ancora c’è da lavorare sul fronte della lotta alla criminalità, specialmente in quartieri come il Vomero e l’Arenella, dove la notevole mole di attività commerciali e imprenditoriali presenti, con giri d’affari di milioni di euro, sollecita, e non poco, gl’ingordi appetiti della criminalità – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari –. Tutto ciò senza nulla togliere al grande impegno, manifestatosi specialmente negli ultimi tempi, sia da parte delle forze dell’ordine che da parte della magistratura inquirente”.
“Ancora non si è spenta l’eco della marcia antiracket, svoltasi proprio lungo le strade della collina dopo un analogo episodio, con d’arma da fuoco sparati contro vetrine e palazzi, svoltasi poco più di un anno fa, nel novembre del 2014. Marcia organizzata quale risposta della cittadinanza e alla quale parteciparono diverse associazioni e molti cittadini i quali, pur tra comprensibili preoccupazioni e paure, ebbero il coraggio di scendere in strada, laddove, nella circostanza, non sfuggì ai presenti l’assenza di alcuni rappresentanti istituzionali”.
“Il grave episodio di queste ore deve rappresentare anche un incoraggiamento per tutti, al fine di non abbassare mai la guardia – afferma Capodanno –. Peraltro, da anni denunciamo la presenza della criminalità al Vomero, alla quale, in tempi più recenti, si è aggiunta l’attività delinquenziale, altrettanto pericolosa, delle famigerate baby gang. Riteniamo che la guerra contro delinquenti e criminali non si possa semplicemente concludere solo con qualche battaglia vinta, anche se importante. La guerra contro i fenomeni delinquenziali e malavitosi, e contro la camorra, può avere un sicuro e permanente successo attraverso il coinvolgimento costante e continuo della cittadinanza, dove ogni cittadino deve diventare e sentirsi, sempre, ogni giorno, una “sentinella della legalità”.
“Una delle modalità operative per raggiungere questo risultato potrebbe essere costituita dall’installazione, da parte delle istituzioni competenti, nelle principali piazze e strade del quartiere, di apposite cassette dove i cittadini possono imbucare lettere con denunce di fenomeni di racket ed usura dei quali vengono in qualche modo a conoscenza, anche in forma anonima, garantendo così chi denuncia da possibili ritorsioni da parte dei clan malavitosi e camorristici, purtroppo sempre possibili”.