Pagani. Cerimonia di intitolazione di una via in memoria del Gen. Gennaro Niglio
Si è tenuta oggi 23 gennaio 2016, a Pagani (SA), la cerimonia di intitolazione di via Gennaro Niglio, Generale dei Carabinieri medaglia d’argento al valore militare, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri – Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette – del Comandante Interregionale Carabinieri “Ogaden” di Napoli – Generale di Corpo d’Armata Franco Mottola – del Comandante della Legione Carabinieri Campania – Generale di Brigata Gianfranco Cavallo – del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Salerno – Colonnello Riccardo Piermarini, dei vertici giurisdizionali di Nocera Inferiore (dott. Amedeo Sessa, Procuratore Facente funzione) e di Salerno (dott. Corrado Lembo, Procuratore distrettuale di Salerno e dott. Claudio Tringali, Presidente facente funzione della Corte di Appello di Salerno), e delle massime Autorità civili, militari e religiose della provincia.
La giornata commemorativa è iniziata alle ore 10.00, con una conferenza presso il locale Liceo Scientifico “Mons. B. Mangino” dal titolo “Il Generale Niglio. Una vita per la legalità”, durante la quale gli studenti, alla presenza di autorità civili e militari – nazionali, regionali e locali – hanno dato un significativo contributo al dibattito sul tema.
In occasione della significativa ricorrenza – che ha visto lo schieramento della Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri “Campania”, di un reparto di formazione in armi, composto da militari del Comando Provinciale di Salerno, dei delegati della Rappresentanza militare e, a testimonianza del profondo vincolo che lega l’Arma in servizio a quella in congedo, delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri con i propri Labari – è stata ricordata la figura del Generale Niglio, nei diversi momenti che hanno connotato la sua continua e generosa dedizione alla lotta alla criminalità organizzata e comune, anche nell’agro nocerino-sarnese.
Nell’occasione un commosso ricordo è stato rivolto a tutti i Carabinieri caduti in servizio, oggi commemorati alla presenza dei familiari, esempio per chi opera, per continuare nell’adempimento del servizio con rinnovato vigore e costante abnegazione, base su cui rinnovare ogni giorno il solenne patto di fedeltà alle Istituzioni e al popolo italiano, come recita la formula del giuramento prestato all’atto dell’arruolamento.