Voto di scambio, indagato l’europarlamentare dem Nicola Caputo

Appoggio elettorale e finanziamenti in cambio di uno svincolo autostradale. Queste le accuse mosse nei confronti di Nicola Caputo, all’epoca consigliere Regionale, da un pool di giudici guidato dall’aggiunto Giuseppe Borrelli, dai pm Sandro D’Alessio, Maurizio Giordano, Catello Maresca, Cesare Sirignano.

Secondo i pm, Caputo si è portato in prima linea per far ottnere ad un gruppo di inmprenditore  la concessione per realizzare uno svincolo autostradale sulla strada statale Nola-Villa Literno. A mettere nei guai Caputo alcune intercettazioni nelle quali due emissari del clan accennano a un patto politico: 100 mila euro dai Magliulo per la campagna elettorale di Caputo alle regionali del 2010 in cambio di un intervento in Regione per assicurare i fondi per la realizzazione dello svincolo sulla statale Nola-Villa Literno.

Intanto l’europarlamentare si difende sottolinea come un giornale possa (ri)dare una notizia vecchia di qualche mese (luglio 2015) “legandola, per questioni ‘kilometriche’, al caso Quarto di grande attualità in questi giorni“. afferma, come la volta scorsa, di aver dato la disponibilità agli inquirenti a fornire ogni utile chiarimento ben consapevole della mia totale estraneità a quanto riportato.

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Redazione

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