Aversa. “Il degrado della Villa Comunale”: la riflessione di un cittadino aversano
Nella città di Aversa esisterebbe una Villa Comunale, se la curasse, almeno in parte il Comune.La realtà quotidiana dimostra invece che quella foresta di erbe cresciute senza alcun ordine e che i vialetti non si distinguono più. Normalmente i giardinetti comunali dovrebbero essere un luogo riposante, in cui adulti e bambini potrebbero trascorrere ore serene. Tutto questo non avviene nella nostra cara villa Comunale, che viene guardata con tanto rimpianto dalla statua del dimenticato Pietro Rosano, che preferì abbandonare la vita, anziché vivere con disonore. Il suo monumento che fu innalzato dagli aversani in memoria del suo servizio allo stato italiano, è oggi super degradato. Scritte e grafiti di tanti giovani restano a testimonianza del vandalismo di tanti ragazzacci, che pensano solo a sporcare quello che non è di loro proprietà (leggi qui).
La parte destinata ai bambini, viene rovinata da gente che pensa che distruggere quello che il comune ha allestito sia il dovere più sacro di un maleducato. Non essendoci nessuna sorveglianza, ci sono atti vandalici che si fanno apprezzare per la loro crudeltà. La villa che oggi è quasi distrutta e inesistente, tanto tempo fa era l’orgoglio di tutti quelli che vedevano nella stessa un simbolo di pulizia e di controllo. Oggi dobbiamo pensare alla città la bellezza di una volta e perciò dobbiamo lottare per difendere quello che i nostri antenati ci hanno lasciato, nel ricordo di un passato che vogliamo fa rivivere.
Gaetano Golia