Caserta. Angelo Milo nuovo direttore di Coldiretti

Angelo Milo è il nuovo direttore di Coldiretti Caserta. Subentra a Giulio Federici, che andrà a dirigere la federazione dell’Abruzzo. Per Milo è un ritorno nella sua terra, quindici anni dopo la sua prima esperienza proprio a Caserta. Ieri sera è stato celebrato l’avvicendamento presso la sede di via Giuseppe Verdi, alla presenza del presidente Tommaso De Simone, del neo direttore di Coldiretti Campania Salvatore Loffreda e del capo area organizzazione confederale Bruno Rivarossa.
Angelo Milo, 60 anni, originario di Piedimonte Matese. Ha maturato una forte esperienza in Coldiretti, alla guida delle federazioni regionali di Calabria, Molise e Basilicata e delle federazioni provinciali di Benevento, Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Campobasso, Isernia, Potenza e Matera.
“La scelta del direttore Milo – ha spiegato Rivarossa – nasce dall’esigenza di proseguire nell’ottimo lavoro svolto finora da Federici con una guida di esperienza in un territorio strategico, non solo per la Campania. Caserta fa parte di uno dei cantieri più interessanti che l’organizzazione sta portando avanti in tutta Italia”.
Federici e Milo
In foto: da sx Federici e Milo

“Accogliamo con grande piacere il ritorno di un amico – ha sottolineato il presidente De Simone – e di un professionista che conosce molto bene la nostra provincia e la storia della Coldiretti. Il direttore Milo torna a darci una mano in un momento importante, portando con sé il patrimonio di competenze maturato in questi anni. Sarà una stagione rinnovata di sfide per una terra straordinaria”.

“Torno con piacere nella mia terra – ha dichiarato il direttore Milo – con l’entusiasmo di contribuire al rilancio di un’economia e dell’immagine di un territorio. Posso dire per la mia esperienza che il racconto negativo che viene fatto di Caserta non è veritiero. Quello che si continua a rappresentare è anacronistico. Sono stati fatti grandi passi in avanti ed è ora di reagire. Altro che terra dei fuochi, Caserta è una terra di fuoco, dalle potenzialità enormi e con un patrimonio agroalimentare unico al mondo. Ringrazio Federici per l’eredità positiva che lascia alla federazione. Da qui ripartiamo e ricominciamo a correre”.
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Redazione

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