Caserta. Cesaro: “Creare buffer zone per aumentare percorsi turistici intorno alla Reggia”
“La Reggia di Caserta, che da poco ha recuperato gli spazi prima occupati dall’Aereonautica militare e dalla Scuola Superiore per la Pubblica Amministrazione, può e deve diventare il fulcro di un nuovo itinerario culturale e turistico. Oltre il sito Unesco, infatti, i visitatori, in pochi chilometri, hanno la possibilità di recarsi verso siti come l’Acquedotto Carolino e il Borgo di San Leucio, ma anche, per esempio, anche l’Anfiteatro, il Museo Campano e il Mitreo di Santa Maria Capua Vetere e l’Abbazia di Sant’Angelo in Formis”. Lo ha dichiarato il Sottosegretario ai beni culturali e al turismo, Antimo Cesaro, intervenendo al convegno “Le reali delizie di Caserta. Lo sviluppo della buffer zone del sito UNESCO” organizzato dal Centro Unesco Caserta .
“L’area intorno alla Reggia di Caserta –ha spiegato Cesaro- è ricca di meraviglie paesaggistiche, artistiche e architettoniche, quindi sarebbe assurdo non ipotizzare percorsi di visita che incrementino i flussi turistici della zona e migliorino la qualità e la durata della visita. La proposta di una “buffer zone”, così come auspicata dall’Unesco, va presa in seria considerazione perché una zona tampone, oltre a garantire un livello di protezione aggiuntiva ai beni culturali, permetterebbe di incrementare il decoro urbano, gli spazi di verde pubblico, le aree pedonali e la segnaletica informativa e la comunicazione. Senza dimenticare il recupero ambientale di aree naturali come i Regi Lagni e il Litorale Domitio. Parallelamente occorre però creare un tavolo di lavoro di lavoro condiviso tra Ministeri, Comune, soggetti privati coinvolti affinché si possa migliorare il sistema dei trasporti, incrementando l’alta velocità tra Napoli e Caserta e ammodernando anche la stazione di quest’ultima. Allo stesso tempo –ha concluso Cesaro- bisogna anche potenziare il sistema dell’accoglienza sia in termini di numero di strutture ricettive che in qualità delle stesse”.