Caserta. Maneggio abusivo con tanto di strutture-paddock, blitz della Forestale

Nell’ambito delle attività poste a tutela del benessere degli animali ed al rispetto della normativa edilizia, il personale del Corpo Forestale dello Stato di Caserta  ha posto sotto sequestro un maneggio  completamente abusivo e la 42enne legale rappresentante dell’associazione sportiva è stata denunciata alla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere.

Facendo seguito ad un preciso esposto, il personale del Comando Stazione Forestale di Caserta ha riscontrato la realizzazione di un maneggio, con annesse strutture adibite a segreteria e ricovero dei cavalli, nonché campi per l’addestramento e l’allenamento degli equini totalmente illegale a causa della carenza dei necessari titoli abilitativi.

Nel corso del controllo, al quale hanno partecipato anche i medici veterinari dell’ASL Distretto 12 U.O.V. Area “C” di Caserta, è emerso che le strutture-paddock erano completamente inidonee dal punto di vista igienico-sanitario in quanto prive di pavimentazione e di sistemi di raccolta e di drenaggio dei reflui prodotti dagli animali. All’interno dei box, ove erano ricoverati i nove cavalli, erano presenti pareti in legno che risultavano in gran parte “rosicchiate” dagli animali, oltre a tubature e lamiere taglienti altamente pericolose per gli equini. La struttura, inoltre, non era munita di fossa biologica né di concimaia, rispettivamente  sistema di stoccaggio delle deiezioni liquide delle acque di lavaggio e solide, così come previsto per legge.

La realizzazione delle predette strutture necessitava, infatti, del preliminare permesso a costruire: i locali abusivamente realizzati, l’intero maneggio ed i relativi uffici, comportano, di fatto, un significativo aumento della capacità ricettiva dell’impianto, destinata inevitabilmente ad incidere sulla domanda di servizi cosiddetti secondari con aggravio dell’assetto urbanistico, soprattutto in considerazione della circostanza che il terreno in argomento risulta vincolato e classificato “area cimiteriale”. Pertanto, il sequestro dell’area, operato d’iniziativa dalla Stazione Forestale di Caserta, è stato puntualmente convalidato dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere, rilevato che le opere non sono ancora state ultimate e la libera disponibilità di esse, andrebbe sicuramente ad aggravare le conseguenze del reato in atto.

Redazione

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