Aversa. Primarie PD, Lepore a sostegno di Villano: “Ritrovate orgoglio, date fiducia a giovani”
“Vinciamo le primarie, vinciamo le elezioni per dar vita ad una nuova primavera aversana dopo 13 di un lungo inverno buio”. Con queste parole Marco Villano, il candidato sindaco del Partito democratico alle primarie del centrosinistra del prossimo 6 marzo, ha chiuso l’interessante convegno, tenuto al Salone Romano del Teatro Cimarosa, in cui si è discusso di mobilità sostenibile e di proposte di sviluppo per Aversa. Competente e qualificato il parterre degli ospiti, coordinati dal caporedattore centrale de Il Mattino Antonello Velardi, i cui interventi sono stati seguiti con grande attenzione dal folto pubblico.
Di mobilità urbana sostenibile hanno discusso l’ingnere Luigi Coppola e ingegnere Armando Cartenì. Coppola, docente dell’Università di Roma Tor Vergata, ha sottolineato che Aversa soffre di quelle problematiche che accomunano le città medie che ospitano servizi sovracomunali sottolineando comunque la posizione strategica nel sistema dei trasporti esortando maggiore attenzione alla mobilità interna. Molto concreto l’intervento del docente della Seconda Università Cartenì che dati alla mano ha messo la politica aversana di fronte alla mancanza di un piano cittadino di mobilità “abbozzato in passato ma mai realmente realizzato” e “comunque priva di sistemi integrati pubblico privato in grado di abbassare il numero di auto in circolazione”. Cartenì ha portato numeri choc a sostegno delle sue cifre “ad Aversa si producono 26 tonnellate di anidride carbonica e 5 chili di polveri sottili. Sono numeri spaventosi. Si pensi che le polveri sottili avrebbero una mole di 26 edifici di tre piani con una pianta di 70 metri quadri. Questo inquinamento è dovuto al numero di auto che circolano in città, dove è totalmente assente un reale servizio di trasporto pubblico urbano, perché le linee che circolano non funzionano. Sono percepite come linee di bassa qualità”.
L’architetto Dicescopo ha invece presentato l’opportunità di sviluppo che potrebbe arrivare dalla creazione di un progetto Sirena per la città di Aversa “Una città ricca di storia, con un centro storico che si sposa a pieno con la filosofia che ha animato a Napoli il progetto Sirena. In 10 anni a Napoli abbiamo avuto 1200 cantieri per 80 milioni di investimenti pubblici che poi hanno generato un gettito di oltre 250 milioni di euro. Io credo che Aversa possa ospitare un nuovo progetto Sirena integrandolo nel più ampio progetto di rigenerazione urbana che la regione Campania sta ponendo in essere”.
L’assessore regionale allo Sviluppo Economico Lepore ha invitato Marco Villano e la prossima amministrazione comunale a “fare leva sulla storia di questa città. Sull’amore che gli aversani nutrono per il proprio passato. Un tesoro da valorizzare e riscoprire a partire anche da Raffaele Numeroso”. Passando poi ai temi delle sue deleghe ha invitato lil centrosinistra a valutare anche la possibilità di varare un grande piano di efficientemente energetico che coinvolga le abitazioni private, le fabbriche e gli edifici pubblici.
“Dobbiamo valorizzare – ha spiegato – anche le eccellenze produttive dall’aerospazio fino all’agroalimentare. Dobbiamo fare in modo che le tante eccellenze di questa terra facciano sistema e siano in grado di vincere la sfida dell’internazionalizzazione”. “Aversa – ha aggiunto Lepore – deve avere l’ambizione di essere un polo attrattivo nell’ambito delle città medie”.
Molto soddisfatto il senatore Lucio Romano che iniziando il suo intervento ha sottolineato che “è stata scritta una pagina di bella politica perché sono stati forniti spunti per un programma elettorale concreto con dati e numeri alla mano. Quando si parla di urbanistica penso sempre alle parole del mio collega di gruppo Renzo Piano che dice dobbiamo rammendare le periferie. Per me è un concetto che va oltre l’urbanistica perché abbiamo anche periferie sociali, che sono al centro e che dobbiamo recuperare. Io credo che la sfida che dobbiamo vincere sia quella del fare comunità del governare per il bene comune affinché Aversa sia un’agorà in cui tutti siano protagonisti e non comparse”.