Comunali San Marcellino. Prima riunione per la lista di De Cristofaro: “Ci mettiamo la faccia”‏

Prima riunione pubblica in sede per l’associazione socio-politico culturale “Futuro per San Marcellino”. I componenti della lista si sono confrontati sulle prossime mosse da effettuare, sulle problematiche e le loro soluzioni possibili e sul comizio pubblico da tenere, agli inizi di marzo, nel rione Campo Mauro, come già lo stesso leader Luigi De Cristofaro aveva annunciato appena qualche giorno fa.

Rispetto ad altri candidati alla carica di primo cittadino, io fortunatamente provo ancora un pò vergogna – dice De Cristofaro – ed è per questo che se dico che ci metto la faccia è perché ogni stretta di mano per me rappresenta una parola da mantenere. Alle spalle del nostro gruppo non ci sono persone che tentano di condizionare il prossimo al fine di far concedere i voti ai parenti stretti in corsa. Noi siamo noi, niente più di quello che vedete, ma niente in meno rispetto a chi si presenterà alle amministrative. Garantiremo i pilastri su cui poniamo la casa della nostra politica come la trasparenza, il rispetto del prossimo e la legalità”.

Non proveremo a mettere nelle nostre macchine chi non vuole darci consenso, né indurlo a favorirci erogando soldi. Ricordate, cari elettori, che il 100 euro che vi viene consegnato da chi non rispetta le regole, non solo moralmente rappresenta uno schiaffo alla vostra dignità, ma oltraggia l’etica politica. Quando ricoprivo la carica di assessore all’istruzione – continua -, ho potuto toccare con mano i problemi che devastano i nostri istituti scolastici. I nostri volti devono essere dei riferimenti assoluti, soprattutto i funzionari comunali. Loro devono essere educati e formati per il ruolo che svolgono ed i cittadini devono poter contare su di loro, senza ricevete alcun insulto o scorrettezza che sia. Altro obiettivo importantissimo è raggiungere una percentuale di raccolta differenziata almeno accettabile, meta che oggi sembra davvero improponibile data l’emergenza”.

Molte famiglie vivono col dramma di perdere i figli perché non possono mantenerli. La legge, con gli assistenti sociali, irrompe e toglie ai genitori il diritto di poter prendersi cura dei propri bambini, destinando questi ultimi alle case famiglia. Altre spese da eliminare per il bene del tesoro pubblico e per il bene di chi soffre in silenzio. Dove concentrare le forze? Su illuminazione pubblica, dissesto stradale, snellimento della macchina amministrativa e recupero ambientale”.

Redazione

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