Napoli. Affittopoli, Lettieri: “Benificiati collettivi e centri sociali di sinistra”
“A Napoli sotto l’amministrazione De Magistris si sta consumando un’affittopoli ancora più odiosa rispetto alle altre città, a vantaggio di collettivi e centri sociali di estrema sinistra”. Lo scrive, in una nota, Gianni Lettieri, imprenditore e candidato sindaco a Napoli.
“In particolare – prosegue l’ex leader degli industriali napoletani – la giunta comunale ha regolarizzato, con tanto di delibere, l’occupazione abusiva di immobili di proprietà comunale da parte di sigle antagoniste molte delle quali, adesso, sono in pieno fermento ed attività per sostenere la nuova campagna elettorale di De Magistris. Penso all’ex Asilo Filangieri, occupato dal collettivo La Balena, il cui restauro è costato circa 7 milioni di euro pubblici. Penso a Villa Medusa, a Bagnoli, che fu donata al comune di Napoli con il preciso vincolo di destinazione d’uso come casa per anziani, e che è stata occupata, dopo il restauro, dalla sigla Iskra. Penso all’immobile occupato da Insurgencia, in via vecchia San Rocco, che invece doveva ospitare il presidio territoriale della polizia municipale. Va fatto notare che, in alcune zone, la presenza degli occupanti causa disordini, tensioni e disturbo della quiete pubblica, a tutte le ore del giorno e della notte, con cittadini giustamente esasperati. E deve finire questo buonismo lassista da parte di chi prova a giustificare l’occupazione con le finalità sociali e culturali cui darebbero vita questi gruppi: la prima cultura da rispettare è quella del rispetto delle regole, se ci si appropria di un bene pubblico con la violenza e la prepotenza viene meno ogni presupposto di educazione civica, democrazia e tutela dei diritti dei singoli e della collettività. Tutto questo sta avvenendo mentre, contemporaneamente, la società partecipata Napoli Servizi ha erroneamente intimato lo sfratto a migliaia di famiglie napoletane che invece erano assolutamente in regola. Insomma – conclude Lettieri – con quest’amministrazione siamo al paradosso più totale: da un lato il trionfo dell’illegalità, della prepotenza e della violenza con l’attribuzione di beni del comune a movimenti legati all’esperienza amministrativa di De Magistris, e dall’altro la negazione del diritto alla casa per le famiglie napoletane”.