Napoli, alla clinica Mediterranea falsi miti sulla droga sotto la lente
L’uso di droghe va considerato come un fenomeno da studiare, comprendere e capire: può essere questo l’approccio giusto per promuovere efficaci strategie di prevenzione? A questa e ad altre domande si cercherà di dare risposta mercoledì 3 febbraio alle ore 17 alla Clinica Mediterranea di Napoli nel corso de “I falsi Miti sulla droga; quale approccio? Proibizionismo e riduzione del danno; vietare le droghe senza spiegare è come usare le droghe senza pensarci”. L’incontro rappresenta il quinto appuntamento di ”Mondo Donna’, la rassegna ideata e promossa dall’amministratore delegato della struttura campana, Celeste Condorelli, ed è dedicata ai falsi miti legati ai grandi temi che toccano al vita delle donne e della salute della famiglia in generale.
L’immagine delle droghe è sempre legata a forte disagio e degrado sociale. Nell’incontro alla Mediterranea si affronterà il tema evitando risposte facili e senza paura di porre dubbi, si sottolinea in una nota. L’intento è sposare un approccio alla prevenzione. Un percorso seguito attraverso l’utilizzo di dati di letteratura ma anche suggestioni dal mondo dell’arte, del cinema, della musica. L’incontro sarà preceduto, alle 15.45, dalla proiezione del film documentario ‘La malattia del desiderio’ di Claudia Brignone.
“L’uso delle droghe, con riferimento anche alle nuove tendenze come l’abuso di sostanze farmacologiche o alle dipendenze comportamentali – spiega Celeste Condorelli – è sempre correlato a immagini di forte disagio e degrado sociale. Dietro le dipendenze, invece, soprattutto quando si parla di adolescenti, troviamo spesso una grossa spinta dettata dalla curiosità o dalla ricerca del piacere e del divertimento. Questa circostanza rappresenta un serio ostacolo al promuovere efficaci strategie di prevenzione e di riduzione del danno. Nell’incontro di mercoledì, quindi, cercheremo di sposare un approccio alla prevenzione che si basa sulla crescita culturale del singolo e della comunità nel suo complesso”.