San Marcellino. Sacchetto selvaggio, scoperte fatture lasciate nei sacchi d’immondizia

Cosa pensereste se i vostri dati personali potessero essere consultati da chiunque? Tutti saremmo un po’ preoccupati, specie se questi sono facilmente ritrovabili direttamente in una busta dell’immondizia mischiati ad altre cartacce.

Lo scandalo è stato registrato in via Foscolo, zona periferica del paese dell’agro-aversano maggiormente al centro dei dibattiti dell’opinione pubblica a causa delle condizioni a dir poco critiche in cui versa. Al di là delle problematiche ambientali, però, ci sono da registrare violazioni dei criteri fondanti della legge sulla privacy. In uno dei sacconi, infatti, sono stati rinvenute dall’attivista Nicola Costanzo, questa mattina, circa 50 fatture e altro materiale riconducibile ad una ditta attiva nel ramo della ristorazione. Successivamente il materiale è stato consegnato ai vigili urbani.

Un polverone immenso che il componente della lista “Futuro per San Marcellino” alza per la tutela della sicurezza dei suoi concittadini: “La mia è una lotta che porto avanti da circa 4 anni – dice Costanzo –. I rifiuti che abbondano sulle nostre strade sono un fattore evidente che, in prima persona, voglio combattere come ho fatto finora. Il mio primo obiettivo politico, qualora dovessi essere eletto alle prossime comunali, è quello di creare un circuito di telecamere connesso ad una sede centrale, controllata da una gruppo di guardie ambientali in collaborazione con i vigili urbani. Solo in questo modo è possibile identificare i responsabili, multarli e indirizzarli al rispetto delle regole. L’isola ecologica non deve essere una chimera, ma una reale risorsa per San Marcellino. Lo scempio deve finire”.

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Redazione

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