Start up innovative in terre di camorra, accordo Agrorinasce-Cira

Start up innovative ma non solo, la “Casa dei ricercatori” e un Centro di coworking nei beni confiscati e, poi, incubatori d’impresa certificati e campagne per la diffusione della cultura dell’innovazione e della ricerca nei Comuni dell’Agro Aversano. Sono solo alcuni dei punti programmatici alla base del protocollo d’intesa tra Agrorinasce, Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio, e il C.I.R.A., Centro italiano ricerche aerospaziali. Il patto di collaborazione, che coinvolgerà altri enti e istituzioni, a partire dalla Seconda università di Napoli, è stato firmato nella tarda mattinata di oggi (9 febbraio), nella sede del centro, a Capua, da Immacolata Fedele, viceprefetto di Caserta e presidente del consorzio Agrorinasce, e dal professor Luigi Carrino, presidente del CIRA.

L’intesa nasce dall’interesse reciproco a svolgere attività formative e culturali, a promuovere la ricerca scientifica, a trasferire tecnologia alle PMI e alle start up, ossia alle giovani imprese ad alto contenuto innovativo, in aree della Provincia che mostrano forti criticità ambientali, sociali ed economiche. In quest’ottica, Agrorinasce, che amministra già 138 beni confiscati, si impegna ad affidare al CIRA immobili sottratti al malaffare per destinarli agli obiettivi prefissati nel protocollo. Si sta pensando anche alla realizzazione della “Casa dei ricercatori”, completa di alloggi, e di un Centro di coworking, formula alternativa al concetto tradizionale di uffici, nel quale si potranno utilizzare postazioni di lavoro in uno spazio comune e multidisciplinare. Un nuovo servizio pensato per i singoli o per i piccoli team di professionisti, di creativi, di designer e di inventori di software.

«Il nostro centro di ricerche – dichiara il professor Carrino – riconosce il ruolo fondamentale di Agrorinasce nella crescita educativa, in particolar modo, sui temi della legalità e dello sviluppo, dell’Agro Aversano e intende indicarlo come partner nelle future azioni culturali, formative e progettuali che porrà in essere nei territori in cui opera il consorzio».

«Il CIRA rappresenta un’eccellenza nazionale – aggiunge Giovanni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce – ed è un privilegio per noi iniziare un rapporto di collaborazione, che riveste, come quello siglato con la Sun, un’importanza strategica. Accanto alla repressione, condotta dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, occorre favorire processi virtuosi che puntino alla ripresa della buona economia. Solo puntando sull’innovazione tecnologia, moltiplicando le opportunità imprenditoriali e creando le condizioni per favorire l’occupazione giovanile – conclude Allucci – si innalza quell’argine sociale alla criminalità, vero ostacolo al vivere civile e allo sviluppo».

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Redazione

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