Unioni civili al Senato, respinte pregiudiziali costituzionalità

Si è conclusa la seduta del Senato durante la quale sono staterespinte le questioni pregiudiziali e le richieste di sospensiva del ddl Cirinnà ed è iniziata la discussione generale. Il Senato riprenderà alle 9,30 il dibattito che proseguirà per tutta la settimana. I primi voti sono previsti per la prossima settimana.

“Vi chiedo scusa se qualche volta sono stata un po’ brusca, ho cercato solo di spiegare che il nuovo istituto di unioni civili, nella sua quarta versione, è già una sintesi moderata”, ha detto, intervenendo in Aula al Senato Monica Cirinnà, relatrice del testo unioni civili in commissione. “Ho vissuto sulla mia pelle gli effetti di un dibattito avvelenato” sottolinea Cirinnà sottolineando come, nel dibattito anche sui media “la frase che ritengo più falsa è che stiamo introducendo il matrimonio e le adozioni gay”.

Sulla stepchild adoption “si sono agitati i fantasmi più spaventosi. La legge 40, quasi interamente riscritta dalla Consulta, vieta e punisce espressamente la pratica della gestazione per altri! Questo divieto è in vigore, resterà in vigore e in nessun modo il testo di cui discutiamo oggi interferisce con tale divieto”. “Il punto è uno – spiega Cirinnà, prima iscritta a parlare nella discussione generale sul ddl – il nostro ordinamento non ammette discriminazioni tra i figli basate sulla cornice giuridica del rapporto tra i loro genitori e non ammette la discriminazione tra eterosessuali ed omosessuali in relazione alla valutazione della loro capacità di essere genitori né ammette discriminazioni tra figli in ragione del modo in cui sono venuti al mondo. E’ evidente che deve sempre prevalere l’interesse del bambino alla stabilità e alla continuità degli affetti”.

 

Pd ‘freddo’ su Alfano, avanti con stepchild – Un freddo, ‘educato’ rifiuto. E’ questo il clima che si respira nel Pd, a Palazzo Madama, sulla proposta del ministro dell’Interno Angelino Alfano di stralciare la stepchild adoption sul ddl unioni civili. “Guardiamo al merito della legge e non alla maggioranza di governo”, spiega un parlamentare Dem in Transatlantico lasciando intendere la volontà del Pd di andare avanti con la stepchild adoption e metterla alla prova dell’Aula. Anche perché, se sull’articolo 5 nel Pd si conta di avere una maggioranza “trasversale e ampia” uno stralcio della stepchild, anche dai pontieri Dem che fino a qualche settimana fa lo ipotizzavano, ora viene escluso perché tardivo.

Il Pd ci rifletta bene perché è un’ottima occasione anche per questo partito, nel senso che si può approvare una legge importante senza dividere il Paese. Togliamo di mezzo queste adozioni. L’80% del popolo è contrario. La gente non le accetta, quando c’è invece un certo ‘si’ a maggiori diritti per i soggetti che compongono una coppia anche omosessuale”. Lo afferma al Tg1 il ministro dell’Interno e leader di Ap Angelino Alfano interpellato sul punto della stepchild adoption nel ddl unioni civili.

Verdiniani, no a pregiudiziali, ok ddl – “Al termine della riunione congiunta dei deputati e dei senatori aderenti al gruppo ALA si è determinato di votare favorevolmente per la costituzionalità della legge riguardanti le Unioni Civili e per l’approvazione della stessa assumendo, al momento, la riserva per una più compiuta valutazione dell’aspetto riguardante le modalità di adozione per le coppie omosessuali, ovvero un’intellegibile formulazione dell’articolo 5 del ddl Cirinnà”. Così, in una nota, il senatore Vincenzo D’Anna, portavoce del gruppo ALA.

Intanto è ancora in stand by il ‘patto’ sul ddl Cirinnà tra Lega e Pd sul ritiro di 4500 emendamenti del Caroccio e, contestualmente, del ‘canguro’ a prima firma dei Dem Marcucci e Cantini. A quanto si apprende da fonti parlamentari l’emendamento premissivo del Pd che farebbe decadere la gran parte degli emendamenti al Capo I del testo non è stato ancora ritirato. Nel Pd si aspetta, infatti, che la Lega formalizzi il ritiro dei suoi 4500 emendamenti. Ritiro che dovrebbe essere concretizzato domani e che tecnicamente, avviene attraverso una lettera, inviata al servizio Assemblea dai firmatari stessi degli emendamenti. Non è, chiaro inoltre nel Pd quali garanzie chiede la Lega in cambio del ritiro e non aiuta certo questa sorta di ‘disarmo bilaterale’ il fatto che gran parte delle proposte di modifica che la Lega ha annunciato di mantenere vertano sul punto dell’adozione.

Al momento i nostri emendamenti sono tutti depositati. Ritireremo il 90% delle proposte lasciandone circa 500, a condizione che ci sia permesso di discutere e votare nel merito le questioni a cominciare dalla tutela dei bambini ai quali non può essere negato per legge il diritto ad avere una mamma e un papà. Insomma noi siamo pronti a cancellare circa 4500 emendamenti purché non ci siano né canguri, né strozzamenti del dibattito”. Così il capogruppo della lega Nord al Senato Gianmarco Centinaio sulla situazione alla legge Cirinnà in discussione in Aula da questa settimana.

Redazione

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