Vomero. Flop del mercato in via Zingarelli

Si sta rivelando la solita iniziativa di facciata quella dell’annunciato trasferimento degli ambulanti di via Annella di Massimo nella limitrofa via Zingarelli, previsto a partire da oggi”. Lo afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari.

Difatti dei 23 stalli disegnati con le strisce gialle sulle preesistenti strisce blu, nel corso della mattinata, risultavano occupati meno della meta. Molti hanno infatti continuato a operare sui banchetti posti lungo via Annella di Massimo, dove, sempre stamani, sarebbero dovuti iniziare i lavori di riqualificazione stradale, deliberati nel lontano 2013, tre anni fa”.

Sicché solo una parte degli ambulanti, per lo più di prodotti ortofrutticoli – continua Capodanno –, che già operano in una strada che non ha i requisiti di legge per essere considerata “un mercato all’aperto”, tanto meno di prodotti alimentari che vengono poi imbattiti sulle tavole dei napoletani, mancando, tra l’altro, i servizi igienici per gli operatori e per gli avventori, i cassonetti a scomparsa e le bocche per l’innaffiamento stradale, si sono trasferiti sotto le case dei residenti al piano ammezzato, in una strada, via Zingarelli appunto,  che, nellì’occasione,  è stata sbarrata, su entrambi i capisaldi, con transenne, in modo da non consentire il transito degli autoveicoli”.

Il primo risultato negativo raggiunto – puntualizza Capodanno – è che sono stati sottratti numerosi posti destinati a parcheggio, utilizzati specialmente dai residenti che non potranno sostare nei posti che fino a ieri erano disponibili, in una zona dove, peraltro, per gli abitanti già risulta estremamente difficile poter parcheggiare, per la ben nota carenza di parcheggi pubblici. Altra conseguenza negativa è che, con la chiusura di via Zingarelli, si è ulteriormente intasato il traffico in piazza Quattro Giornate, dal momento che le autovetture in transito non possono svoltare per detta via ma sono obbligate proseguire diritto. Le conseguenze erano del tutto evidenti già nella mattinata con notevoli ingorghi che si estendevano a tutta la zona intorno al polisportivo Collana”.

Tutto ciò per un tempo che, al momento, non è dato conoscere – sottolinea Capodanno –, atteso che sugli avvisi, in relazione all’ordinanza dirigenziale del servizio attività tecniche della municipalità, che istituisce il divieto di sosta, si precisa la data d’inizio del divieto ma non quella del termine. E, guardando alla durata dei lavori precedenti, segnatamente di quelli sul ponte di via Cilea, durati quattro lunghi anni, e di quelli, ancora in corso, in via Luca Giordano, che dovevano terminare il 2 novembre del 2015, ma che a tutt’oggi, dopo oltre 13 mesi dall’inizio sono stati eseguiti praticamente per metà, non c’è da stare allegri”.

Si continua peraltro a rinviare la soluzione definitiva di un problema che al Vomero esiste da tempo immemore. Quello della sistemazione degli ambulanti che continuano a operare lungo strade destinate alla viabilità, con conseguenze immaginabili, specialmente in relazione all’esposizione e alla vendita di prodotti alimentari. Sistemazione – conclude Capodanno – che andrebbe fatta o negli stalli ancora liberi dei mercati comunali al coperto, come quello, rimanendo al Vomero, in via Kerbaker o in una struttura appositamente realizzata, auspicando che non si ripeta il grave episodio degli anni scorsi quando un mercato al coperto, costruito con pubblico danaro, in via dell’Erba, risultò inidoneo alla destinazione originaria, solo dopo che era edificato. Oggi quella struttura è stata adibita a parcheggio coperto mentre sulla vicenda sembra calato il silenzio”.

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Redazione

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