Wikileaks. Nsa spiava Berlusconi, telefonate monitorate dagli Usa anche in giorni crisi governo

Le telefonate tra l’allora premier Silvio Berlusconi e i suoi collaboratori, ma anche conversazioni dirette con leader politici come Benjamin Netanyahu venivano monitorate dallo Special Collection Service (Scs), unità speciale dell’Nsa che opera sotto copertura diplomatica. E’ quanto emerge dai nuovi file di Wikileaks.

In particolare, sul suo sito web, l’organizzazione creata da Julian Assange pubblica il report dell’Nsa di un incontro tenutosi il 22 ottobre 2011 tra l’allora presidente del Consiglio, l’ex presidente francese Sarkozy e la cancelliera Merkel, nel quale Sarkozy avrebbe detto a Berlusconi che “le istituzioni finanziarie italiane potrebbero presto ‘saltare in aria’ come il tappo di una bottiglia di champagne e che ‘le parole non bastano più’ e che Berlusconi ‘ora deve prendere delle decisioni'”. Le fasi che portarono alle dimissioni di Berlusconi sono state dunque attentamente seguite dall’Nsa. Secondo questi nuovi documenti, sono state intercettate le conversazioni di Berlusconi, del suo consigliere personale Valentino Valentini, del consigliere per la sicurezza nazionale, Bruno Archi, del viceconsigliere diplomatico Marco Carnelos, e del rappresentante permanente dell’Italia alla Nato, Stefano Stefanini. Quanto alla telefonata tra Berlusconi e Netanyahu, nello stralcio del documento dell’Nsa viene riportato che “Berlusconi ha promesso di mettere l’Italia a disposizione di Israele, nell’aiutare a rimettere a posto le relazioni di quest’ultimo con Washington”.

(ANSA)

Redazione

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