Noi Aversani, NCD, Aversa A Testa Alta e Osservatorio Politico Libero in Piazza Giovanni XXIII
Non é stato di irrilevante effetto sostare dinnanzi all’Archivio Generale del Tribunale di Napoli Nord, immobile sito nella suddetta piazza dove il sindaco Sagliocco faticò animosamente e con immenso entusiasmo per collocarvi, in tempi rapidissimi, l’Archivio Storico di gestione, relativo alla sezione stralcio del Tribunale di Aversa, l’Archivio del Tribunale di Napoli-nord e l’ufficio Unep – uffici notificazioni, esecuzioni e protesti. Senza dilungarci ma ad onor del vero, Sagliocco aveva poi previsto che l’Archivio del Tribunale fosse poi allocato presso il Padiglione Leonardo Bianchi, all’interno dell’ex Maddalena, e che il complesso di S.Domenico potesse servire come ulteriore espansione del Tribunale.
Queste ultime, ahinoi, occasioni mancate, causa commissariamento e dipartita. La sosta in tal luogo, ha suscitato inizialmente uno scetticismo degli abitanti. Dopo poco, notata la colloquialità giusta con cui ci si è proposti, ognuno ha dato il meglio e giovani e meno giovani del luogo sono riusciti a fare gruppo e a trasferire francamente le loro paure e i loro problemi. La mancanza di lavoro è una nota dolente di molti, una richiesta che va sul personale e a cui ha dato una accurata risposta Luciano Sagliocco, responsabile di Noi Aversani, nonché fratello del compianto Giuseppe Sagliocco: “Se vogliamo essere obiettivi e concreti, non dobbiamo soffermarci su quelle che sono le problematiche personali ma sarebbe il caso che parlassimo di soluzioni di carattere generale.” Sempre continuando: “La politica non deve essere ‘far promesse irrealizzabili’. Mio fratello alludeva spesso alla parola ‘buona mediazione’: discorrere al fine di porre l’interlocutore in condizioni da potersi avvicinare alla soluzione, non promettere false chimere”. Dinnanzi allo stato attuale della Piazza: “Questa Piazza riversava in condizioni miserevoli. E’ stato curato il verde, sono state introdotte delle giostrine e ci si è precedentemente messi a disposizione per la risoluzione di problematiche fattibili come, ad esempio, l’aggiusto di una fontana interna”. Luigi Vargas, coordinatore di Nuovo Centro Destra, ha invece introdotto altri tipi di problematiche a cui bisognerebbe fare appello, conseguenze a cui è giunto in seguito ad un ascolto accurato di alcune persone interne: “Il primo punto che ci hanno fatto evidenziare è che c’è una scarsa manutenzione del verde, una scarsa illuminazione che, puntualmente, due o tre volte a settimana, viene a mancare”. Per continuare, nota dolente, la Senesi, società con cui l’Amministrazione sagliocchiana ha riscontrato non pochi problemi “C’è anche una scarsa pulizia da parte della Senesi”. Alla domanda: “Come penserebbe di risolvere politicamente questa situazione?: “Attualmente è doveroso da parte nostra impegnarci e mantenerlo. Ora come ora queste persone sono state abbandonate a se stesse. La loro forza sta consistendo nel mettersi insieme e nell’adottare l’anti-politica ‘fai da te’.” Non sarebbe in tal caso strano capire come le forme delinquenziali nascano solo ed esclusivamente sotto forma di anti-stato. Continuando: “Questo non va bene. Dobbiamo essere presenti verso questi cittadini. Non voglio peccare di piagioneria. Oggi dobbiamo fare in modo che le periferie vengano curate per il bene di tutti, esse fanno parte della città di Aversa. Quanto prima dobbiamo scendere in campo ‘tutti’ per risolvere i problemi che ci hanno prospettato. Queste persone dovranno essere curate prima e dopo le elezioni. Questa è l’importante lezione che ho assimilato dalla compianta ex fascia tricolore che spesso sostava da queste parti”. La parola ‘tutti’ lascia ben intendere l’intento di cooperare insieme, evitando faziosismi, ma scendendo in campo ognuno con le proprie competenze. La terz’ultima new entry, Rosario Capasso, responsabile della lista ‘Aversa a Testa Alta’. Il primo quesito dovuto: “Perché A Testa Alta?”. Di rimando: “Il popolo aversano si è sempre contraddistinto per la sua capacità di essere guerrieri e di occupare terreno fertile che ha dato lustro ad Aversa. Noi che siamo discendenti dei Normanni” – ha continuato il Capasso – “continuiamo a camminare a testa alta, senza chiedere elemosina e senza fare carità. Quelli che sono dei diritti non devono diventare delle concessioni. Il popolo è sovrano”. Alla domanda ulteriore: “Perché oggi qui?” E’ seguito “Oggi siamo tra la gente perché il popolo ritorni ad occupare quel ruolo che gli è stato riconosciuto dalla carta costituzionale. In questa piazza abbiamo cercato di apportare delle modifiche. Ho fatto continui sopralluoghi con Peppe Sagliocco. Ci siamo interfacciati con gli abitanti del posto per tagliare l’erba e la risoluzione di altri problemi, tra cui quello della sorgente di acqua che sbucava nel verde e creava problemi”. Domanda solita: “Come risolverebbe il problema?: “Questa zona non deve essere un dormitorio. Perché non si ipotizza la creazione di bar, scuole, negozi. Se non fossimo caduti, noi avremmo messo in atto il decentramento degli uffici per dare la possibilità, a chi doveva fare un certificato, di non raggiungere il centro e di rimanere nel luogo. L’idea di collocare l’Archivio Generale del Tribunale di Napoli-nord in questo punto è significato dare un contributo positivo a tale zona. Questi sono i nostri obiettivi: fra la gente e tra la gente”. Da qui l’inserimento di un abitante della zona di nome Ettore: “Sagliocco era molto presente qui in zona, ci ha aiutati per il 40%. Avrebbe potuto fare molto di più se glielo avessero concesso”. Riguardo la creazione di locali commerciali o quant’altro, questa la risposta: “Non siamo abbastanza forti. Ci manca una forza politica interna, nessuno di noi si è mai sentito d’intraprendere questa strada. Questo ci avrebbe permesso di fare di più”. Dulcis in fundo L’Osservatorio Politico Libero’ di Paolo Santulli il quale ha comunque condiviso l’iniziativa, pur non potendo presenziare a causa di complicazioni febbrili. Non possiamo che non crederlo. Una sua foto su FB ci ha attestato la verità. Prossimamente anche il suo dire.
Ilaria Rita Motti