Attentati Bruxelles, i terroristi erano 4, uno in fuga. Tra i dispersi anche una italiana

Sono quattro i terroristi coinvolti negli attentati di ieri a Bruxelles: tre sono morti da kamikaze, il quarto – l’uomo con il cappello nella foto diffusa dalla polizia – è in fuga. Il procuratore federale belga Frederic Van Leuw oggi ha aggiunto altri tasselli per ricostruire gli attentati che hanno colpito Bruxelles. Dei tre kamikaze, solo due sono stati identificati. Si tratta dei fratelli Bakraoui: Ibrahim, che si è fatto esplodere all’aeroporto Zaventem, e Khalid, che invece si è ucciso nella metropolitana a Maelbeek. Né il secondo kamikaze dell’aeroporto (quello a sinistra nella foto), né l’uomo in fuga sono stati identificati. Khalid, nato a Bruxelles e di nazionalità belga, si è fatto esplodere nel secondo vagone di un treno che proveniva dalla stazione di Schuman (che serve le sedi della Commissione e del Consiglio europei, nonché di altre grandi istituzioni e media) in direzione della stazione di Arts-Loi.

Patricia RizzoSi aggrava il bilancio delle stragi di Bruxelles. Sale a 32 il numero dei morti dopo il ritrovamento di un altro cadavere all’aeroporto, e 270 feriti.  Tra i morti con ogni probabilità c’è anche un’italiana, come ha reso noto la Farnesina. Potrebbe trattarsi di Patricia Rizzo, un’impiegata presso un’agenzia della Commissione Ue. I familiari sono assistiti dall’ambasciata per il riconoscimento. Tutte le vittime sono state ricordate stamane in Place de la Bourse, con un minuto di silenzio che ha avvolto le centinaia di persone raccolte nella centralissima piazza.

Redazione

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