FIDAPA: READING LETTERARIO E DESCRIZIONE PITTORICA‏

L’Associazione Fidapa di Aversa, presieduta dalla prof.ssa Silvana Gatto, ha espresso questa volta l’essenzialità della donna, in tutte le sue misure. L’8 marzo, presso la Libreria ‘Il Dono’, “Reading letterario: Donna a 360°”. Diversificate figure di donne hanno, a dir poco, teatralizzato poesie e altri scritti in riferimento alle idiosincrasie tra i due sessi, al diverso modo di concepire la vita e al desiderio di coronarsi di un’aureola in grado di sorvolare le disquisizioni ed essere comunque in grado di andare avanti senza alcuna esitazione. Le donne: la loro debolezza, la loro remissività, il loro voler vedere oltre con estremo dolore ma, al contempo, desiderose di esprimere il meglio che la vita le possa offrire. Un pathos, un desiderio di esserci, una coralità di docili figure in sintonia, che si ascoltano gradevolmente, elogiandosi perché è ciò che loro desiderano. Tra le lettrici Emilia Narciso, Paola Parascandolo, Adriana de Rosa, Alessia Cesario, quest’ultima socia dell’Associazione “Non sei sola” e specializzanda in psicologia clinica. Brani di vita vissuta. Cosa avvenne però di brutto l’otto marzo? Ricordiamolo. Il partito socialista americano organizzò il 28 febbraio 1909 una manifestazione, a sostegno dei diritti delle donne al voto, anni in cui le donne scioperarono in piazza per chiedere un aumento di salario e il miglioramento delle loro condizioni di lavoro. Nel 1910 l’ VIII Congresso dell’Internazionale Socialista propose d’istituire una giornata dedicata alle donne. L’anno dopo, nel 1911, a New York la fabbrica Triangle andò a fuoco e quasi 150 donne persero la vita. Da allora le sollevazioni femministe si moltiplicarono in tutta Europa. Solo nel 1917, quando le donne di S.Pietroburgo decisero di scendere in piazza per chiedere la fine della guerra, si fissò l’8 marzo come la festa delle donne. Cinque anni dopo, la festa cominciò ad esistere anche in Italia, consolidandosi nel 1945. Si scelse la mimosa, la pianta che fiorisce proprio i primi giorni di marzo, come simbolo della ricorrenza. La Fidapa ha sposato metaforicamente il rinnovamento catartico proveniente dal ‘lutto’ ed  è corsa in sostegno delle donne, in cooperazione con l’Associazione “Non sei sola”, per imparare dalla storia ed uscirne più corroborate. Non è finita qui. Venerdi 11 la Fidapa apre le danze con la cultura, presso l’Hotel del Sole. Anna Grimaldi ha incantato l’audience con splendidi studi approfonditi sulla “Descrizione pittorica nel Duomo di Aversa”. La chiesa in cui risiede il maestoso deambulatorio, così chiamato in quanto si deambulava in epoca medioevale, in una struttura circolare che permetteva tale sorta di peregrinaggio ‘peccatorum’. Tra il tanto interessante dire si è alluso al vescovo di Carafa che sostò ad Aversa e che impose la costruzione della Casa di Loreto nel transetto sinistro della chiesa stessa, con un interno prettamente romanico e un esterno confacente allo stile neoclassico, imperante per la maggior parte della cattedrale. Questo, per dirla in breve. Un vero studio scientifico è stato sviluppato con approfondimenti in itinere. Una nota dolente vi è stata. La ‘non’ presenza del vescovo Spinillo, della cui omissione si sé saputo pochi momenti prima dell’incontro. La presidente Gatto: “Sicuramente Sua Eccellenza sarà stato preso da impegni improrogabili. Discutere di arte all’interno di chiese monumentali, come quella di S.Paolo, vuol dire far emergere arte, storia, storicità e religiosità. Le culture latine e greche accomunano i religiosi e i laici. Saremmo davvero lieti che il vescovo Spinillo ci onori per un prossimo incontro.”

Ilaria Rita Motti

Redazione

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